Questa sera puntiamo i riflettori sulle nuove forme di ospitalità che negli ultimi anni stanno prendendo sempre più piede. Parliamo quindi di agriturismi e bed & breakfast che spesso suppliscono ad alcune carenze nel settore dell’albergheria e che di certo aiutano nella promozione del territorio. Nostra ospite è Carolina Fuchs, di San Vittore che da dieci anni gestisce il B&B agriturismo “da Käthy” a Grono. Parleremo di autenticità, qualità e tracciabilità dei prodotti offerti alla clientela.
Spesso, infatti, si tende a sottovalutare l’azione svolta dagli agriturismi quando si parla di biodiversità. Prendiamo quanto avvenuto in Valchiavenna. È proprio grazie ad un agriturismo se è stato ufficialmente riconosciuto un particolare e antico granoturco che oggi viene coltivato anche in campi sperimentali.
La forza dell’agriturismo, si sa, è il luogo di appartenenza che diventa il fornitore principale - se non addirittura esclusivo, in alcuni casi - delle materie prime. Ovvero dei prodotti che sono prevalentemente a km zero. Ed è con la cucina che un agriturismo dà il meglio di sé e quindi non è un caso se anche in queste strutture troviamo veri e propri chef che con i loro piatti diventano ambasciatori del territorio.
In Bregaglia a maggio ha riaperto i battenti una delle strutture ricettive più amate della popolazione: il crot da Bond, di proprietà dell’associazione Pro Bondo. La gestione è stata affidata ad una valchiavennasca che ha accettato nonostante la presenza a pochi metri di distanza di un mega cantiere.
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