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Voci del Grigioni italiano

Parrocchie in transizione

Tra mancanza di preti, nuove strategie e collaborazione laicale

  • Ieri
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In un periodo segnato dalla morte di Papa Francesco e dalle celebrazioni pasquali in pieno Giubileo, Le voci del Grigioni italiano si interroga sul futuro della Chiesa cattolica nei Grigioni, dove la separazione tra attività pastorale e amministrativa pone sfide e opportunità uniche.

Il racconto parte dalla Val Bregaglia con la testimonianza di don Giuseppe Pozzi, 71 anni, parroco “frontaliere” che ogni giorno attraversa il confine per raggiungere una comunità di 300 fedeli. Con uno stile pastorale semplice e coinvolgente, cerca di avvicinare i giovani e gli anziani a una fede più autentica e partecipata. La sua esperienza dimostra che anche in una piccola valle si può vivere una Chiesa viva e in trasformazione.

A Poschiavo si discute di riforme strutturali. Andrea Zanolari racconta il percorso che ha portato alla fusione amministrativa tra più comuni parrocchiali, mentre Alberto Gianoli, collaboratore pastorale, propone l’idea di un’unità pastorale per ottimizzare risorse e rafforzare la testimonianza cristiana. In un contesto di carenza di sacerdoti, il decano del Moesano Don Martin Ozga sottolinea l’importanza della collaborazione tra parrocchie e dell’investimento sulla pastorale giovanile.

Tra proposte, dubbi e piccole resistenze, emerge un tema comune: il cambiamento è inevitabile e solo un cammino condiviso potrà garantire continuità e vitalità alla Chiesa del domani.

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