C’è la Svizzera italiana nella “torre d’acqua” de L’Orage.
“Water Tower”, l’ultimo album de L’Orage è stato concepito durante una residenza invernale a Medeglia offerta da Jazz In Bess, tra castagni, muri a secco, pini mossi dal vento, laghi, fiumi e pranzi consumati davanti al fuoco.
L’Orage è il quartetto jazz ginevrino del batterista Nelson Schaer, con Robin Girod alla chitarra, Ganesh Geymeier al sax tenore e Fabien Iannone al basso e contrabbasso.
Come il precedente “Triangle”, con il suo grande pot-pourri stilistico, anche “Water Tower” è una porta d’accesso stimolante per chi il jazz non lo mastica; é l’opera più leggiadra, eterea e (pur sempre) magnetica de L’orage, la celebrazione matura e organica di 8 anni di raffinatezza musicale, servita come l’album fotografico di una famiglia in vacanza a Sud delle Alpi.
In questi sette brani un po’ malinconici ci sono i ricordi del sole del Ticino a gennaio. Prima di affrontarle, abbiamo chiesto a Nelson Schaer quando e come ha messo le mani sulla sua prima batteria da bambino.
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