Il processo di nomina e di elezione dei procuratori pubblici in Ticino continua a suscitare discussioni in Ticino. Oggi il Gran Consiglio dovrà nominare due magistrati in sostituzione delle uscenti Marisa Alfier e Pamela Pedretti: il dibattito in questi ultimi giorni è stato molto acceso con prese di posizione, polemiche, richieste per un cambiamento di rotta e critiche per un sistema politico e partitico che forse ha fatto il suo tempo. Secondo voi bisognerebbe togliere al Gran Consiglio la competenza di nominare i magistrati? Quali alternative suggerite? Una votazione popolare? I procuratori pubblici eletti da una speciale “direzione” del Ministero pubblico? Dite la vostra telefonandoci in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
Intanto nei giorni scorsi dieci ex procuratori pubblici hanno deciso di scrivere alla presidente del Parlamento cantonale, Nadia Ghisolfi, esprimendo preoccupazione. Nella missiva si sottolineano vari aspetti: “Ci permettiamo di sottoporre all’attenzione dei membri del Gran Consiglio l’espressione della nostra più viva preoccupazione riguardo ai criteri di selezione dei candidati alla funzione di procuratore pubblico. Per affrontare efficacemente gli oneri che questa carica comporta, è indispensabile, fra le altre qualità, godere di una adeguata e specifica prolungata esperienza, idealmente maturata sia negli Uffici giudiziari sia nella libera professione”, si legge fra l’altro nella lettera, che ricorda come la mole di lavoro alla quale un magistrato è sottoposto può essere sopportata e gestita “con efficienza solamente da parte di giuristi già particolarmente forgiati”. In sintesi: per fare bene il procuratore pubblico, sostengono i firmatari, servono parecchi anni di esperienza professionale in questo settore. Nella presa di posizione non si fanno dei nomi, ma è chiaro che questa lettera si inserisce nelle discussioni causate dalla proposta (avallata dalla Commissione Diritti e Giustizia del Gran Consiglio) di nomina di Luca Losa -di area socialista- e Alvaro Camponovo, proposto dalla Lega. Soprattutto la proposta di quest’ultimo candidato ha fatto discutere visto che ha un’esperienza professionale (due anni come segretario giudiziario) più corta rispetto agli altri candidati che si erano fatti avanti. Alcuni anche appartenenti alla stessa area politica. “Pertanto, mossi soltanto dalla preoccupazione del grave rischio di ulteriore deterioramento dell’efficienza del pubblico ministero del nostro Cantone, confidiamo che le scelte da parte del Gran Consiglio siano ispirate esclusivamente da criteri di idoneità personale, competenza ed esperienza professionale”, scrivono gli ex magistrati. “Abbiamo anche accenni -spiegano ancora gli ex magistrati- dell’effetto pesantemente frustrante e demotivante per lo spirito di squadra e l’atmosfera all’interno del Ministero pubblico a causa di scelte ispirate da fattori estranei”. Scelte legate alla politica, dunque. “E speriamo -continuano gli ex magistrati- che il Gran Consiglio possa decidere anche riguardo alle proposte pendenti relative al sistema di elezioni dei procuratori pubblici in modo da evitare interferenze non istituzionali, pur nel rispetto della rappresentatività all’interno delle strutture giudiziarie”.
È ospite:
John Robbiani, giornalista della RSI
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