“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”: partiamo da questa frase di Primo Levi e dal pessimismo espresso ancora una volta ieri sera in TV dalla senatrice Liliana Segre (“Quando gli ultimi sopravvissuti della Shoah non ci saranno più, di noi si parlerà sempre meno nei libri di storia”) per riflettere sulla Giornata della Memoria e sul valore della conoscenza. Tramandare la storia è indispensabile per comprendere ciò che è accaduto nel passato: in una scuola alla quale si chiede spesso di sostituirsi alle famiglie e di insegnare tutto o quasi, la materia storia è sufficientemente valorizzata? Le si dà la giusta importanza e la si ritiene fra le materie prioritarie? I giovani e quel “Mai più” come speranza, ideale e sogno di una società e di un mondo che dovrebbero prefiggersi il bene comune: come far passare il messaggio e la memoria in modo efficace e convincente? Come scuotere il cuore e la mente dei giovani? Come smuoverci dall’insidia dell’indifferenza e del guardare dall’altra parte per continuare a passarci -da una generazione all’altra- il testimone? Se desiderate partecipare alla discussione, telefonateci allo 0848 03 08 08 oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
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