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Auschwitz, luogo vivo

Il ruolo della musica nel campo di concentramento

Una foto scattata dall'esercito sovietico subito dopo la liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945
Di: Barbara Tartari e Alessandro Bertellotti 

Una lunga opera di ricerca e studio negli enormi archivi di Auschwitz-Birkenau. Anni passati a mettere insieme fogli di spartiti per comprendere il ruolo che la musica aveva nel campo di concentramento, cosa spingesse musicisti virtuosissimi ad esibirsi per i gerarchi nazisti e per i detenuti.

Il direttore d’orchestra britannico Leo Geyer spiega le ragioni che lo hanno portato a lavorare su quei documenti, l’emozione di riproporre in pubblico quelle opere. E con la direttrice della casa editrice del Museo del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, Jadwiga Pinderska-Lech, il Prof. Andrea Bienati, Direttore del master di studi ebraici dell’università di Poznan e Giordano Montecchi, musicologo e critico musicale.

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