Lo sci, fra rischi e prevenzione: quanto è diventato pericoloso sciare? Come migliorare la sicurezza sulle piste svizzere? Più controlli con possibili sanzioni? La presenza di agenti di polizia potrebbe fungere da deterrente per i più imprudenti? Prevedere degli esami dell’alcol con un accertamento etilometrico? Numero chiuso? Dopo i recenti incidenti, di cui tre mortali, ne parliamo nella puntata odierna: dite la vostra telefonandoci allo 0848 03 08 08 oppure scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13. Alcuni dati che ci ha fornito la SUVA (l’Assicurazione sociale statale contro gli infortuni, ex INSAI) ci permettono di capire meglio quanto capita sulle nostre piste: le persone di oltre 40 anni rappresentano più della metà dei feriti. La quota è passata dal 39% nel 2003 al 56% nel 2022. In uno studio pubblicato recentemente, sempre la SUVA ha indicato che gli sportivi della fascia d’età 40-64 hanno un rischio maggiore di ferimenti gravi e di conseguenza a lungo termine. Al di là delle età degli infortunati, in media circa 14’000 persone vengono assistite sulle piste e in totale vengono stimati 60’000 incidenti ogni anno: la mancanza di preparazione, l’eccesso di fatica o la sovrastima delle proprie capacità sono le cause più frequenti dei sinistri. Gli incidenti con sci e snowboard sono in aumento, così come l’età delle persone coinvolte. Le assenze dal lavoro che ne conseguono sono valutate in mezzo milione di giorni lavorativi persi all’anno. Insomma troppi sciatori sopravvalutano le proprie capacità con velocità eccessiva, perdita di controllo, soprattutto quando ci sono cunette, neve fresca o cattiva visuale. Oltre il 90% degli infortuni sulle piste è causato da errori propri. L’invito a tutti -raccomandano gli esperti- è di valutare meglio i rischi. Non è quindi lo scontro fra sciatori la dinamica più frequente, che quando avviene però spesso comporta ferite gravi. Sulle piste gli incidenti gravi sono molto meno rispetto allo sci da escursionismo e lo sci fuori pista. Ad ogni modo, l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) tenta di ridurli ricordando l’utilizzo del casco, raccomandando il controllo del materiale e in particolare degli attacchi da sci da parte di uno specialista prima della stagione e con il consueto lavoro di sensibilizzazione.