“Rimane giù da voi? No, qui è più acqua che neve, non attacca”: fra ieri e oggi questa frase la abbiamo sentita da moltissime persone, interessate e incuriosite sul tempo che fa e che farà. La domanda quindi nasce spontanea: secondo voi perché il tempo e le previsioni meteorologiche sono da sempre fra gli argomenti preferiti di discussione? Indubbiamente la meteo è un argomento trasversale e che ci permette spesso di rompere il ghiaccio quando incontriamo una persona; è una sorta di pretesto per iniziare una conversazione. Dire, insomma, qualcosa quando il silenzio di fronte ad altri interlocutori comincia a farsi imbarazzante, creando un po’ di comprensibile disagio. Insomma le condizioni climatiche e le previsioni del tempo sono da sempre un argomento trasversale e universale, un tema di facile comprensione che permette un approccio morbido ed empatico con… il resto del mondo. Le stazioni meteo, la tecnologia, le varie applicazioni e i mass media poi ci informano ora dopo ora sulla situazione e sull’evoluzione meteorologica: siamo insomma continuamente aggiornati sulle condizioni del tempo con la conseguenza che questa frenetica corsa a sapere se ci sarà il sole, se pioverà o se nevicherà crea spesso un’attesa enorme, forse esagerata e forse anche inutile ai fini delle nostre reali esigenze. In un’intervista sul Corriere del Ticino del 19 settembre 2021, il meteorologo Marco Gaia, direttore del Centro regionale Sud a Locarno-Monti e responsabile del settore “Previsioni e consulenze” di MeteoSvizzera, parlò di informazione su misura: «Per quanto riguarda la previsione del tempo, mi piace vedere noi meteorologi come dei sarti. La previsione è sempre una sola, ma deve essere comunicata in modo tale che l’utente riceva solo informazioni “tagliate su misura” per le sue esigenze. Agli agricoltori, per esempio, importa soprattutto sapere se e quanto pioverà oppure se i temporali porteranno anche grandine. Chi vola, invece, chiede piuttosto informazioni sul regime dei venti e sulla visibilità in quota, mentre le autorità e gli enti di pronto intervento, quando è previsto maltempo, vogliono sapere quanto sarà virulento o meno, così da mettere in preallarme la catena dei soccorsi. Oppure quando inizieranno le previste nevicate, in modo da potersi organizzare per lo sgombero della neve dalle strade. E noi meteorologi, appunto, come dei sarti con un vestito, confezioniamo i nostri bollettini a seconda delle necessità di ognuno, fornendo i dati e le informazioni che più interessano in un contesto piuttosto che un altro». Sul nostro particolare rapporto, quasi d’affetto e d’amicizia, con il tempo e con le previsioni meteorologiche ci occupiamo nella puntata odierna: dite la vostra con le vostre voci, in diretta telefonica, allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
È ospite:
Luca Nisi, meteorologo presso MeteoSvizzera
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