Parigi, Avenue du Bois de Boulogne e Arc de Triomphe
La domenica popolare

In viaggio fra le vie, le strade e i luoghi del mondo in compagnia di alcune preziose “guide”

Di Antonio Bolzani

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  • 9.6.2024
  • 3 h e 2 min
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  • TOUR DE SUISSE

Tre ospiti arricchiscono, con i loro preziosi contributi, la prima parte della puntata odierna (dalle 09.00 alle 10.30): sono gli scrittori Franco Brevini e Andrea Kerbaker e il direttore delle Biblioteche cantonali Stefano Vassere che è anche linguista e presidente della Commissione cantonale di nomenclatura, membro della Commissione dello stradario di Lugano e grande esperto di toponomastica e di odonomastica. Con lui ci soffermiamo sui nomi delle vie, dei viali, delle strade e delle piazze dei paesi e delle città. Vi sono i nomi geografici legati al territorio e ai luoghi, talvolta scritti anche in dialetto, e i nomi propri di persone che hanno lasciato un segno importante e indelebile nella vita comunale delle varie collettività.

Fra i temi in sommario, grande spazio al saggio appassionante di Franco Brevini (La conquista della lontananza. Viaggi, incontri, scoperteil Mulino), docente di letteratura italiana all’Università di Bergamo, collaboratore della RSI e del Corriere della Sera. Si viaggia dal Polo Nord a Capo Horn, dal Sahara all’Himalaya, dalle giungle tropicali agli arcipelaghi del Pacifico, le storie di donne e di uomini che, mettendosi in viaggio, hanno cambiato la loro vita e a volte anche la nostra. Muoversi sul nostro Pianeta e, negli ultimi decenni, anche fuori di esso, è una delle grandi esperienze della nostra specie. Migrazioni, esplorazioni, traversate: dalla prima uscita dall’Africa al turismo spaziale, da Erodoto ai tour operator, ciò che chiamiamo viaggio è incessantemente mutato attraverso i tempi nella sua dimensione culturale e simbolica. Franco Brevini, studioso ma anche viaggiatore di lungo corso, ci guida tra viaggi reali e fantastici, cammini di fede e imprese mercantili, vacanze, pedestrian tour, mode esotiche. Una lettura avvincente che ci mette in contatto con la nostra natura di viaggiatori, invitandoci a spingere la nostra immaginazione un poco più in là, a mescolarci al mondo, a esplorare le frontiere della lontananza.
Andrea Kerbaker ci racconta il suo libro Stradario sentimentale di Milano. Storie dalla città che cambia (BUR Rizzoli): si tratta di una guida preziosa per inoltrarsi fra le tante anime di una città che non smette di cambiare e stupire. Perché ogni cortile, piazza o palazzo continua ad avere delle storie da raccontare, e scoprirle per mezzo dei suoi abitanti non può che renderle ancora più sorprendenti e uniche. La Milano di ieri e di oggi di Andrea Kerbaker dunque in un piacevole incontro con un personaggio che ci sa accompagnare nei luoghi più interessanti e per certi versi inediti e sconosciuti di una grande città che continua a sorprenderci per la sua lunga storia.

Dalle 10.30 spazio allo sport: dapprima il microfono al giornalista Giorgio Keller, una vera memoria storica degli sport motoristici svizzeri, che ci presenta il suo secondo volume del libro Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni – e storia del rally in Ticino (Fontana editore). Sono altre 420 pagine che si aggiungono alle precedenti, pagine di racconti inediti di storia sportiva dedicata alle molte competizioni riservate nel secolo scorso alle automobili e alle motociclette. Con il giornalista Giancarlo Dionisio puntiamo i fari sul ciclismo e sui Tour de Suisse di ieri e di oggi, rievocando personaggi e vicende del passato e facendo il punto sull’attuale momento del ciclismo svizzero.

Dopo le 11.00, nella terza parte della puntata, Elsa Albonico, studiosa di etnografia e antropologia, ricercatrice e apprezzata divulgatrice di tradizioni, di storie e musica popolare, ci fa scoprire, divagando sulla sua vita e sui suoi ricordi, il suo ultimo CD: Dì che pàsan.

Con Paolo Francesco Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, parliamo anche della nuova mostra L’immagine dell’empresente. FOSCO MARAINI. Una retrospettiva allestita a Villa Malpensata a Lugano, che presenta 223 fotografie, alcune delle quali inedite, realizzate fra il 1928 e il 1971 in Europa e in Asia. Il MUSEC di Lugano celebra la fotografia di Fosco Maraini, a vent’anni dalla scomparsa, con la più ampia retrospettiva che gli sia mai stata dedicata, frutto di una ricerca avviata due anni fa che ha coinvolto sin dall’inizio le principali istituzioni che ne conservano e valorizzano l’opera. È così possibile assegnare definitivamente a Maraini il ruolo che gli spetta nella storia della fotografia e, al contempo, riflettere a più livelli sui valori portanti di una forma d’arte che oggi, di fronte alle nuove frontiere della tecnologia, s’interroga sulla sua stessa sostanza. Una riflessione volta a sottolineare come ogni rappresentazione della realtà, concreta o astratta che sia, ha senso nel tempo soltanto se è in grado di restituire un universo spirituale e un’originale visione del mondo.

Dopo le 12.00 rimaniamo sempre in compagnia di Elsa Albonico e poi in evidenza anche la musica bandistica con un collegamento con Elio Felice, presidente della commissione musicale della FEBATI (Federazione Bandistica Ticinese), che sta seguendo a Prato Sornico la Festa delle minibande organizzata per i 10 anni della Filarmonica Valmaggese.

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