15 marzo: una puntata speciale, quella di Patti chiari, che cade proprio nella Giornata mondiale dei diritti del consumatore. E allora ne approfittiamo per parlare di piccole e grandi sfide che restano aperte. Come la lotta agli sprechi e alla marea di rifiuti che generano o la battaglia ai prezzi elevati in Svizzera.
Ripariamo o gettiamo?
È successo a tutti almeno una volta: il cellulare, il portatile o un elettrodomestico si rompe e l’unica soluzione è buttarlo e comprarne uno nuovo, perché ripararlo è complicato o carissimo. La Svizzera è tra i campioni del mondo del produrre rifiuti elettronici: siamo al terzo posto con 23 kg a testa. Ma allora come migliorare? È possibile ad esempio scegliere un prodotto sapendo, già al momento dell’acquisto, se ripararlo sarà più o meno facile? La Francia una risposta la sta già testando: si chiama indice di riparabilità ed è un’etichetta che permette di capire con un colpo d’occhio se un prodotto è facilmente riparabile o meno. Ma funziona davvero?
I prezzi in Svizzera sono troppo elevati?
Rispetto ai Paesi che ci circondano in Svizzera tutto costa di più. Siamo l’isola dei prezzi alti. Ma com’è possibile? Semplice: gli importatori approfittano nel nostro potere d’acquisto per imporre prezzi elevati. E anche se l’euro si è notevolmente indebolito, le differenze di prezzo vanno, in media, dal 30% in su. A volte superano anche il 100%. E così nel 2017 l’iniziativa popolare che chiedeva prezzi equi aveva raccolto oltre centomila firme. Il parlamento aveva risposto con una modifica della legge sui cartelli e una sulla legge contro la concorrenza sleale. E allora sugli scaffali dei negozi i prezzi sono calati? E che ne è degli acquisti online? Da due anni il geoblocking, ovvero la pratica discriminatoria che impedisce l’accesso al sito estero di un’azienda, dove i prodotti costano nettamente meno, è vietato. Paragonare i prezzi è quindi possibile. Ma acquistare e farsi spedire la merce a casa? Un percorso a ostacoli. Tutto normale?
Per capirne di più e per fare il punto sui diritti dei consumatori, ci aiuteranno come sempre esperti e ospiti d’eccezione. Come Anne Christine Fornage, presidente della Commissione federale del consumo, ma anche l’Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana, che proprio quest’anno compie mezzo secolo e che, attraverso i preziosi archivi della Radiotelevisione svizzera, ripercorre la sua storia.
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