Ehammer solo nono nel salto in lungo

Bronzo nell'ultima edizione di Eugene, quest'anno ai Mondiali di Budapest Simon Ehammer si è dovuto accontentare di un deludente nono posto nella finale del salto in lungo. Due nulli nei primi due balzi, di cui uno di appena 0,7cm, hanno scombussolato la sua prova e innervosito l'appenzellese, il quale nel terzo è stato obbligato a concedere molto spazio sul travetto. La misura di 7,87m non è così bastata per piazzarsi tra i migliori otto che si giocano le medaglie con tre ulteriori tentativi. Non ha invece sbagliato Miltiadis Tentoglou (8,52m), che per la prima volta in carriera si è messo al collo l'oro iridato battendo i giamaicani Wayne Pinnock (8,50m) e Tajay Gayle (8,27m).

Tra gli altri rossocrociati impegnati in serata William Reais ha chiuso all'ottavo posto in 20"67 la sua semifinale dei 200m piani, mentre Jason Raess ha mancato la finale dei 5000m per 4" dopo aver tagliato il traguardo in 13'37"84, tempo valsogli il 12o posto nella sua batteria.

Oltre al salto in lungo si assegnavano pure le medaglie dei 400m, in cui a spuntarla è stato il giamaicano Antonio Watson, capace di battere il britannico Matthew Hudson-Smith e lo statunitense Quincy Hall. In mattinata la marcia di 35km ha invece parlato nuovamente spagnolo sia in campo maschile che femminile. Alvaro Martin e Maria Perez hanno infatti confermato l'oro della 20km anche sulla distanza più lunga.