Alza la Coppa che poi si fa festa

“Alza la Coppa che poi si fa festa”. Sono sicuro che questo coro te lo ricordi ancora bene Crus. Era una vita fa, ma sempre di Coppa Svizzera cantavamo, anche se della palla a spicchi vacallese. Oggi questo coro torna più che mai di moda, perché le tre finali consecutive resteranno certamente nella storia, ma vuoi mettere cosa vorrebbero dire due trofei messi in bacheca in appena tre anni e per di più i tuoi primi tre anni di carriera da allenatore? Davvero tanta roba. Inutile però guardare troppo in là. Lo sguardo ancor prima che sulla Coppa deve restare fisso sull’avversario, su quel Servette che quest’anno ancora non siete, tu e i tuoi ragazzi, riusciti a battere ma che sono sicuro proverete a mettere sotto questo pomeriggio alle 14h00 in diretta su LA2, streaming e Rete Uno.

Chissà se deciderai di affidarti alla formazione tipo o se cercherai il colpo a sorpresa per cogliere impreparato Weiler? Qualche sorpresa me l’aspetto, ma forse più a partita in corso o nel modo di stare in campo dei tuoi. L’11 iniziale dovrebbe essere quello: 4-3-3 con Saipi in porta, Doumbia e Valenzuela terzini, Hajdari e Mai centrali; a centrocampo Bislimi, Grgic e Belhadj con Bottani e Steffen a supporto di Celar. Sempre che Mai e Doumbia siano in grado di giocare dall’inizio, ieri devo ammettere che sei stato un po’ vago al riguardo.

Ma come ci hai detto tu Crus: “È più importante chi la finisce la partita di chi la inizia”. Perché 5 sostituzioni sono tante e possono cambiare l’inerzia di qualsiasi sfida. Allora tieniti pronto qualche asso nella manica casomai ci fosse bisogno della voglia di chiudere in bellezza di capitan Sabbatini, o dei lampi di classe di Aliseda e Cimignani o perché no del dinamismo di Macek e dell’energia di Espinoza. Perché in fondo oggi conta solo una cosa: vincere. E allora alzala Crus.... che poi si fa festa!