Il Lugano è costretto a scendere dalla carrozza di testa

Il Lugano non fa più parte del treno di testa che guida la classifica di Super League. Reduci dalla sconfitta con l’YB e dall’eliminazione dalla Coppa per mano del Bienne, i sottocenerini hanno incassato una pesante sconfitta per 3-0 dallo Zurigo a Cornaredo, dove i padroni di casa avrebbero meritato qualcosa in più se in diverse occasioni non fossero stati poco lucidi con il pallone tra i piedi. E così Bottani e compagni, su cui hanno pesato le importanti assenze, vedono scappare a tre lunghezze la coppia di testa formata da Basilea e Servette e in più devono anche iniziare a preoccuparsi delle avversarie in arrivo alle loro spalle.

Dopo una prima fase di studio, in cui i bianconeri si sono ben comportati in fase d’interdizione e meno in fase di possesso, la partita si è accesa al 18’, quando Doumbia ha calciato dalla lunga distanza e Dos Santos si è avventato senza successo sulla respinta concessa da Brecher. L’imprecisione con il pallone tra i piedi è tuttavia costata cara alla truppa di Croci-Torti (non in panchina perché squalificato): un errore sull’asse Doumbia-Valenzuela ha spedito gli ospiti in contropiede, finalizzato poi da Zuber. Il contraccolpo subito ha dato la scossa ai ticinesi che nel resto della prima frazione si sono stabiliti nella metà campo avversaria, andando vicino al pareggio con Koutsias e Dos Santos.

L’FCL non è riuscito a dare seguito all’ottimo momento al rientro dagli spogliatoi e un errore, ancora una volta di Doumbia, ha dato vita al raddoppio degli uomini di Moniz, siglato da Markelo con un magnifico tiro dalla distanza. Il Lugano non si è però dato per vinto e qualche minuto più tardi è andato vicino dal dimezzare lo scarto, ma il tentativo di Koutsias è stato fermato da Macek. Nel finale c’è allora stato spazio per il rigore trasformato da Zuber che ha definito un punteggio un po’ troppo severo per quanto visto in campo.

Legato a Sport e Musica del 02.03.2025