Da tendenza negativa a certezza sempre più irrobustita nel tempo: dopo le uscite infrasettimanali sul palcoscenico europeo, il Lugano non vince mai. Il 3-0 odierno con lo Zurigo è solo l’ennesima riprova di quanto lo sforzo del giovedì stia pesando sul campionato bianconero, specie quando - come oggi, appunto - infortuni e stanchezza richiederebbero una sorta di impresa per accaparrarsi i tre punti. Meno male che l’immediato futuro preveda due settimane di pausa, imperativamente da sfruttare per (nazionali a parte) tirare il fiato e recuperare preziose energie: la scalata verso posizioni più consone dell’ottava attualmente occupata dovrà partire proprio da lì.
Confrontato con numerosissime defezioni (senza dimenticare lo stato non ottimale di alcuni convocati, come Steffen), mister Croci-Torti è stato costretto a disegnare un undici praticamente obbligato, riponendo sulle scricchiolanti spalle di Babic - a secco da oltre un anno - il peso dell’intero attacco. Difficile, con simili argomenti, impensierire la migliore difesa di Super League, unitamente a quella della capolista YB. E infatti, in un primo tempo davvero complicato, i padroni di casa sono riusciti a impegnare Brecher in un’unica circostanza, con Cimignani. Peccato però che a quel punto (e cioè al 42’) il punteggio recitasse già 2-0, in virtù delle reti firmate Okita (dopo grave errore difensivo di Arigoni) e Kamberi.
Qualcosa andava per forza rivisto, e allora alla pausa ecco addirittura un quadruplo cambio: dentro Aliseda, Steffen, Mahou e Belhadj, con conseguente passaggio a un modulo più offensivo. Mossa che ha invero prodotto un innalzamento del baricentro bianconero, ma non la rete che potesse dare il via all’eventuale assalto. Questo è poi stato definitivamente compromesso dallo sfortunato infortunio occorso a Deana: violentemente colpito al volto, il numero 90 ha dovuto cedere il posto tra i pali a... Mai, vista l’impossibilità di operare un’ulteriore sostituzione. Il finale ha così regalato gloria soltanto a Marchesano - autore del definitivo 3-0 davanti all’affollata tribuna biancoblù - e al suo Zurigo, imbattuto fuori casa dallo scorso 26 aprile. Mentre per il Lugano, capace di racimolare un misero punto negli ultimi cinque impegni, la speranza è che il momentaccio si sia finalmente chiuso qui. Anche se il palo centrato da Mahou in pieno recupero non sembra proprio il miglior segnale premonitore.
SL, il servizio su Lugano-Zurigo (La Domenica Sportiva 12.11.2023)
RSI Sport 12.11.2023, 18:57
SL, l'intervista a Mattia Croci-Torti (La Domenica Sportiva 12.11.2023)
RSI Sport 12.11.2023, 18:59
SL, l’intervista a Roman Macek (12.11.2023)
RSI Sport 12.11.2023, 18:50
SL, l’intervista ad Antonio Marchesano (12.11.2023)
RSI Sport 12.11.2023, 18:47
Il servizio con Mattia Croci-Torti (Rete Uno Sport 13.11.2023, 07h00)
RSI Sport 13.11.2023, 08:06
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Legato a Sport e Musica 12.11.2023