In questo periodo, si sa, il mondo del calcio è totalmente assorbito dal mercato di riparazione (o mercato invernale) nel quale le varie squadre cercano di accaparrarsi giocatori per pochi soldi, di vendere a caro prezzo i propri talenti e in generale di fare quadrare i bilanci in vista della fine dell'esercizio. E l'attenzione degli osservatori e i discorsi degli appassionati vertono tutti attorno a chi può andarsene, a chi può arrivare, ma mai a chi invece resta.
Uno di questi, in casa Lugano, è sicuramente Assan Ceesay (pronuncia "Sisé" non Sessai" come precisa egli stesso), che nella prima parte di Super League abbiamo imparato a conoscere nel bene e nel male. Dotato di un fisico longilineo e di buona corsa si è distinto per voglia ed intensità nelle partite dell'estate, mentre è diventato tristemente famoso per il doppio giallo rimediato in 5' nella sfida contro il Thun di inizio dicembre: "È stata la cosa più deludente che io abbia mai vissuto finora nel calcio", ha ammesso Ceesay ai microfoni del Rete Uno Sport Magazine.
"Il mio connazionale Pa Modou del Sion mi ha sempre incoraggiato a venire in Svizzera. Io l'ho ascoltato e appena c'è stata la possibilità di arrivare a Lugano l'ho fatto. Devo dire che aveva ragione nel motivarmi"
Assan Ceesay
Nel servizio radiofonico, il 21enne, oltre a parlare della sua esperienza in riva al Ceresio, ha anche raccontato la situazione calcistica nel suo paese, il Gambia. "Il calcio è molto popolare però il campionato non è molto competitivo - ha spiegato - Perciò i giocatori sono costretti a spostarsi in Ghana e Senegal dove il livello è più alto. Io stesso ho conosciuto l'osservatore del Lugano in Senegal. È un vero peccato perché tanti talenti non hanno la possibilità di emergere", ha proseguito il numero 29 che sogna un giorno di diventare protagonista anche con la maglia della Nazionale degli Scorpioni.
Il servizio con Assan Ceesay (Rete Uno Sport Magazine 12.01.2016)
RSI Sport 12.01.2017, 20:54
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