Calcio

La Pancho Arena, la cattedrale di un paesino sperduto nel nulla

Lo stadio di Felcsut è un gioiello architettonico con una storia particolare

  • 15 novembre 2023, 10:42
  • 15 novembre 2023, 17:46
Pancho Arena

È in onore di Ferenc Puskás, soprannominato così ai tempi del Real Madrid

  • rsi.ch
Di: Ariele Mombelli 

Passa dunque dalla Pancho Arena di Felcsut, un paesino di 1’600 anime a 40 chilometri da Budapest, la strada della Svizzera verso Euro 2024. Inaugurata nel 2014, l’Arena è stata inserita nella top tre degli stadi più belli al mondo dal sito specializzato stadiumdb.com. Non certo per il numero di spettatori che può contenere, solo 3’865, bensì per il suo particolare aspetto architettonico, che ha necessitato tra le altre cose di 1’000 tonnellate di legno e di un investimento di 12,4 milioni di Euro, in buona parte finanziato dallo Stato. Per questo motivo ma non solo, il cantiere ha fatto storcere il naso ai più. Perché costruire uno stadio simile nella periferia di Budapest?

Il motivo, in fondo, è semplice ed è legato al primo ministro ungherese Viktor Orban. Nato nella regione, appassionato di calcio e cresciuto proprio sui campi di Felcsut, Orban decide nel 2005 di creare una squadra satellite del FC Fehérvár MOL, prima di assorbirlo completamente due anni più tardi e prenderne le redini. Nasce così la Puskás Ferenc Labdarúgó Akadémia. L’obiettivo? Far tornare il calcio magiaro ai fasti di un tempo, formando talenti dentro e fuori dal campo. Ed è per questo che l’infrastruttura può vantare, oltre a un hotel e una palestra, anche di servizi volti alla formazione professionale degli atleti. Oggi la Puskas Akademia, in cui gioca anche l’ex Sion e YB Quentin Maceiras, è anche una realtà radicata nel massimo campionato ungherese, raggiunto nel 2013 e terminato addirittura al secondo posto nel 2021.

Ma tornando alla Nazionale: perché come campo neutro è stata scelta proprio la Pancho Arena? La decisione, come confermato da Pier Tami, è stata sì dell’UEFA, che tuttavia ha interpellato l’Associazione israeliana di calcio. Visti i buoni rapporti tra i due paesi, l’incombenza è subito ricaduta sull’Ungheria, tra le prime Nazioni a riconoscere lo Stato di Israele e che oltretutto conta una vasta comunità ebraica. Una comunità che a quanto pare domani risponderà presente con oltre 2’000 persone al seguito, provando a far sentire la squadra allenata da Alon Hazan un po’ più a casa. Anche se chiamarla casa, visti i rigidi controlli imposti dalla federazione - presente con oltre 30 persone dei servizi segreti e droni - fa comunque un po’ strano.

Pancho Arena

01:37

Euro 2024, il servizio sulla vigilia di Israele-Svizzera (Telegiornale 14.11.2023)

RSI Sport 14.11.2023, 20:35

Legato a Rete Uno Sport del 15.11.2023, 12h30

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