“Sono felice di essere tornato... non davanti alle telecamere, ma accetto volentieri lo scambio”. È sorridente Giovanni Morini, perché finalmente riesce a vedere la luce in fondo a un tunnel che sembrava infinito. Sono passati 351 giorni da quel maledetto 24 gennaio 2024: lo scontro contro la balaustra, l’uscita in barella, l’inizio del calvario. “Ho avuto paura. In questi mesi non tutto è andato per il verso giusto, ci sono stati dei momenti difficili specialmente a ottobre quando pensavo di essere vicino al rientro invece ci sono stati degli esami che non sono andati bene. Quest’ultima settimana invece le notizie erano molto positive dunque mi sono tolto un grosso peso dalle spalle e ho potuto evitare una nuova operazione”.
Ringrazio la mia famiglia soprattutto, non devo essere stato facile da sopportare. Anche tutti i miei compagni mi sono rimasti vicini
Per qualsiasi sportivo dover guardare i propri compagni da fuori è durissimo, specialmente se si tratta di giocatori focosi e carismatici come l’italiano. Già in passato Morini ha dovuto fare i conti con la sfortuna, che stavolta però si è presa praticamente un anno di carriera: “Quando mi sono rotto il crociato (ai Mondiali 2019 contro la Svizzera, ndr) era stato un processo molto più graduale e abbiamo sempre rispettato le tempistiche, sapevamo fin dall’inizio quanto ci sarebbe voluto ed è andato tutto bene. Questa volta invece è stato pesante, ogni giorno poteva cambiare come mi sentivo e c’era l’incertezza per come stava andando il recupero dell’osso. Fa strano dire di essere stato fuori quasi un anno, sono solo contento di essere sulla via del rientro”.
So per esperienza che star fuori è difficile, in questi mesi sono stato un tifoso
Come è stato dunque ritrovare ghiaccio, compagni e - più in generale - l’hockey giocato? “Ho ricominciato circa da una settimana e all’inizio mi sono sentito quasi a disagio - ha continuato il 29enne comasco - Non ero più abituato a vedere tutte queste persone e a ricevere tutti questi input in pista. Mi veniva quasi mal di testa, ma si recupera tutto velocemente”. Dunque tra quanto potremo rivedere il numero 23 bianconero sotto le volte della Cornèr Arena? “Abbiamo una data in mente, ma per scaramanzia non la dico perché ogni volta che pensavo di avere una data di rientro si è poi rivelata errata. Dunque la tengo per me e vedremo”. E tutti noi speriamo sia il più presto possibile, perché dopo tutto quello che ha passato non vediamo l’ora di riaverlo in pista.
NL, l’intervista a Giovanni Morini (09.01.2025)
RSI Sport 09.01.2025, 13:46
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 09.01.2025, 12:50
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