Nulla da fare, l’Ambrì dovrà attendere almeno un altro anno per partecipare ai playoff, dai quali manca dal 2019. Reduci dal pareggio di Bienne, i biancoblù non sono riusciti a far valere il fattore campo nella seconda sfida della serie, vinta dai bernesi alla Gottardo Arena con il punteggio di 4-2. È vero, raggiungendo i play-in l’Ambrì ha sì centrato anche il suo obiettivo stagionale, ma in casa leventinese resta sicuramente tanta amarezza per aver mancato davvero di poco l’accesso ai quarti di finale dei playoff. Quarti che vedranno il Bienne affrontare lo Zurigo, il Lugano sfidare il Friborgo e le serie Losanna-Davos e Zugo-Berna.
Ritornato alla versione con Juvonen in porta e con cinque stranieri di movimento (Heed, Virtanen, Spaeck, Dauphin e Lilja), con Terraneo al posto dell’infortunato Pezzullo e Bürgler e De Luca scambiati di posto nelle rispettive linee d’attacco, l’Ambrì ha approcciato in maniera davvero troppo timida il match, rischiando grosso in difesa fin dai primissimi istanti di gioco. Dopo un paratona di Juvonen su Künzle, gli ospiti, nettamente superiori dal punto di vista fisico, sono passati in vantaggio con Kessler all’8’36” e hanno raddoppiato grazie a Schläpfer già al 9’17”. Quarantuno secondi, quelli tra i due gol dei Seeländer, che hanno dato un indirizzo ben preciso alla partita, anche perché nel primo tempo i leventinesi non sono mai riusciti a rendersi pericolosi, nemmeno con l’uomo di movimento in più.
Durante la pausa le pareti dello spogliatoio dell’HCAP devono aver tremato, perché gli uomini di Cereda sono tornati sul ghiaccio con ben altro piglio, rendendosi subito pericolosi con Pestoni e Spacek, schierati in linea con De Luca già durante il primo periodo. In una Gottardo Arena diventata d’improvviso infuocata a dimezzare lo scarto è però stato, in inferiorità numerica, Landry, a segno al 24’11”. Lanciato sull’onda dell’entusiasmo, l’Ambrì ha avuto il demerito di sprecare due powerplay di fila che sarebbero potuti valere il pareggio ed ha finito per incassare, contro l’andamento del gioco, il 3-1 di Haas. Un gol che ha fatto male, quello caduto al 33’29”, perché l’inerzia in favore dei padroni di casa è finita lì.
Chiamato a una rimonta che avrebbe avuto il sapore di un’impresa l’HCAP nel terzo tempo ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, riuscendo ad accorciare le distanze a 6’51” dalla terza sirena sfruttando finalmente, con Dauphin, una superiorità numerica, la sua quarta della serata. L’assalto finale, portato anche senza Juvonen, non ha però dato frutti, anzi sono stati i Seeländer a chiudere il discorso con il gol a porta vuota di Künzle. La sirena finale ha poi fatto calare il sipario sulla stagione 2023-24 dell’Ambrì, comunque festeggiato dai suoi tifosi, mentre il Bienne, assicurandosi un posto nei playoff, ha impedito che per la prima volta dalla loro introduzione questi venissero giocati senza nemmeno una delle due finaliste del campionato precedente.
Legato a Sport e Musica del 13.03.2024