Il pareggio è tornato a far parte del derby dopo 19 anni. Ambrì e Lugano si sono infatti lasciati sul 4-4 nell’andata dei play-in al termine di una sfida dai due volti, nella quale, dopo il dominio iniziale della squadra di Cereda, sono usciti di prepotenza gli ospiti. Tre gol leventinesi nel primo periodo, uno a testa in quello centrale e tre sottocenerini negli ultimi 20’ a sancire un grande equilibrio e una sfida rimandata a sabato, quando alla Cornèr Arena andrà in scena il ritorno. Era dal 14 gennaio 2005, quando però all’overtime non seguivano gli shootout, che una stracantonale non finiva senza vincitori né vinti.
I biancoblù, che si sono presentati con la formazione tipo con Juvonen tornato al suo posto tra i pali e McIsaac in tribuna, sono fin da subito apparsi più ordinati e determinati ed hanno portato a pieno organico attacchi verso la porta bianconera, aprendo le marcature con la gran conclusione di Lilja all’8’08”. Incapaci di riorganizzarsi, gli uomini di Gianinazzi - arrivati alla Gottardo Arena a sorpresa con Tennyson nel line-up, a cui ha fatto posto Quenneville - sono capitolati una seconda volta nel giro di 25” colpiti dalla conclusione malandrina di Heed che ha eluso la molle marcatura di Alatalo e trovato impreparato Koskinen, trafitto tra i gambali. Grassi e compagni hanno poi proseguito sull’onda buona, impensierendo ancora il gigante finlandese con Dauphin prima di chiudere il primo tempo sul 3-0, grazie al punto di Kneubuehler al 12’08” al termine di un’azione corale.
Al rientro dalla pausa, i padroni di casa hanno alzato il piede dall’acceleratore, concedendo l’iniziativa ai sottocenerini, che però sono riusciti ad uscire dal torpore solo dopo aver incassato anche la quarta rete, caduta al 25’08” grazie a un’iniziativa personale di Pestoni sul finire della prima superiorità numerica per i biancoblù. Fazzini, con un tocco ravvicinato sull’appoggio di Mirco Müller dopo un’uscita dal terzo difettosa della difesa leventinese, ha infatti riavvicinato al 26’18” i suoi, dando vita a una sfida decisamente più equilibrata.
Una sfida riaperta dal gol di Marco Müller in shorthand in avvio di terzo periodo, che ha decisamente rivitalizzato la truppa di Gianinazzi, che per tutto il terzo tempo si è avvicinata con più insistenza e pericolosità dalle parti di Juvonen. E così con il pallino del gioco nelle proprie mani e con l’Ambrì sempre più lontano dalla loro gabbia, Thürkauf e compagni hanno trovato tra il 53’23” e il 54’54” il modo di rimettere in parità la sfida: dapprima con il tocco sottoporta di Joly su assist dello stesso capitano e poi con la botta dalla media distanza di Alatalo. Nel concitato finale, entrambe le squadre hanno cercato con insistenza di incamerare la posta piena ma, complici anche alcuni interventi risolutori di entrambi i portieri, il punteggio non è più cambiando rendendo il ritorno una sfida secca, nella quale si ripartirà - a tutti gli effetti, senza retorica - dallo 0-0.
Legato a Sport e Musica 07.03.2024