di Piergiorgio Giambonini
Chiamiamola, come sempre, Nazionale novembrina, o sperimentale. Addirittura Svizzerina. Perché così è stato in passato per l’appuntamento con la Deutschland Cup, e perché così è anche stavolta. Anzi, mai come questa volta: a Monaco l’hockey rossocrociato si presenta in effetti nel segno delle grandi novità distribuite a piene mani tra panchina e formazione.
Il tradizionale quadrangolare segna l’inizio di una nuova “era” a livello di conduzione tecnica, ora affidata al canadese Glen Hanlon, allenatore di grande esperienza ad alto livello (NHL compresa) e profondo conoscitore dell’hockey internazionale in quanto ex selezionatore di Bielorussia e Slovacchia. Il successore di Simpson – che nel frattempo ha già perso il… treno in Russia – porta aria fresca e idee nuove, e per il resto si vedrà. Al suo fianco avrà John Fust, che questa settimana deve però occuparsi della “sua” Under 20, ragione per cui alla DeCup con Hanlon in panchina ci sarà l’ex attaccante Thierry Paterlini, da due anni allenatore del Bülach in Prima Lega. Quella di coinvolgere nell’attività della nazionale maggiore i tecnici svizzeri già attivi con le selezioni giovanili, è del resto una politica portata avanti già da diversi anni dalla Federazione.
Glen Hanlon va dunque al debutto con una selezione assolutamente sperimentale e giovane, riservandosi di iniziare poi a lavorare con un gruppo più esperto a partire dall’Arosa Challenge di dicembre. Di quello ritrovatosi martedì per due giorni di allenamenti a Kloten fanno intanto parte addirittura 11 esordienti nella Nazionale maggiore, più altri 5 con meno di dieci selezioni, e 16 dei 25 convocati sono nati negli anni Novanta!
Uno di questi numerosissimi debuttanti in maglia rossocrociata è l’attaccante ticinese Dario Simion, vent’anni compiuti in maggio e con alle spalle cinque Mondiali consecutivi tra U18 e U20, e che in questo suo primo autunno in maglia Davos è letteralmente esploso. Della prima selezione di Hanlon fanno poi parte i ben cinque bianconeri Manzato, Schlumpf, Kparghai, Walsky e l’esordiente Kienzle, e c’è anche il portiere biancoblù Zurkirchen.
Per il nuovo arrivato Glen Hanlon novembre è insomma il momento di visionare e mettere alla prova – come già facevano, del resto, i suoi predecessori Simpson e Krueger – il maggior numero possibile di candidati, a formare / mantenere una base larga e solida su cui costruire poi stagione / stagioni facendo la squadra da portare ai Mondiali dei prossimi anni. Senza dimenticare che il neo-coach rossocrociato, e con lui i vertici federativi, parlano già spesso e volentieri della scadenza olimpica del 2018. Fatto sta che a Monaco ci sono appena 6 partecipanti ai frustranti Mondiali della scorsa primavera (Ramholt, Grossmann, Schlumpf, Suri, Schäppi e Froidevaux), e due soli reduci olimpici di Sochi (Bodenmann e Suri).
Un’ultima annotazione sull’imminente Deutschland Cup: nella selezione del Canada “germanico” (ovvero composto in buona parte di giocatori militanti nella DEL) manca Glen Metropolit, attualmente tra i migliori marcatori del campionato tedesco con la maglia del Mannheim. L’ormai 40enne ex bianconero approfitta come sempre di queste settimane di pausa per raggiungere la famiglia in Florida. Tra i convocati dal coach Steve Tambellini – fino allo scorso anno GM a Edmonton e padre del “friborghese” Jeff – ci sono invece i due “svizzeri” DuPont e Holloway.
Le interviste
Contenuto audio
L'intervista a Glen Hanlon (Rete Uno Sport 24.10.2014, 17h30)
RSI Sport 24.10.2014, 18:55
Il servizio con Thierry Paterlini (Rete Uno Sport 06.11.2014, 17h35)
RSI Sport 06.11.2014, 17:17
L'intervista a Glen Hanlon (Sportsera 20.09.2014)
RSI Sport 21.09.2014, 00:18
D-Cup, il primo allenamento di Glen Hanlon