Tra l'Ambrì e la Spengler resta solo la finale

dall'inviato a Davos Ariele Mombelli

Resta una sola partita, vale a dire la finalissima di domani contro lo Sparta Praga, tra l'Ambrì e la Coppa Spengler. Grazie ad un'ottima prestazione collettiva, attenta sul piano difensivo e precisa su quello offensivo, i biancoblù hanno ottenuto il loro terzo successo in tre incontri nel torneo grigionese superando in semifinale con un netto 5-0 il Davos. Una vittoria decisamente meritata, quella dei leventinesi, che, sorretti da un grande Juvonen, sono stati in grado di colpire nei momenti chiave in un Eisstadion vestito più di biancoblù che di gialloblù.

In pista con una formazione praticamente confermata, fatta eccezione per i rientri del portiere finlandese, di Isacco Dotti e di Fischer, i leventinesi si sono portati in vantaggio con McMillan, che al 3'03" ha freddato Aeschlimann dopo una bella discesa di Kneubuehler. Equilibrata, con leggeri momenti di pressione da una parte e dall'altra, la sfida ha poi preso la direzione dell'HCAP durante una doppia superiorità numerica (espulsi Wieser e Corvi) sfruttata da Bürgler al 15'25". D'altro canto i grigionesi, che al 19'41" hanno fallito un rigore con Ambühl (traversa), si sono invece fatti vedere soprattutto durante due powerplay, ma hanno dovuto fare i conti con il solito Juvonen.

Apertosi con una traversa colpita da Bürgler, il secondo periodo è a lungo rimasto bloccato, con le difese a prevalare sui rispettivi attacchi fino ad un brutto errore di Ambühl, che in situazione di superiorità numerica ha permesso a Chlapik di involarsi e allungare al 36'46". Probabilmente stanchi dalle quattro partite in quattro giorni, i gialloblù non hanno più trovato le forze di reagire, nemmeno nel terzo tempo in 1'40" di doppia superiorità numerica, in cui hanno colpito solo un palo con Saarela. Anzi, a trovare ancora due reti è stato l'Ambrì, che ha abbellito il punteggio con un gran tiro di Eggenberger al 47'12" e con il punto a gabbia sguarnita di Pestoni al 57'42".