Hockey

Un clamoroso colpo di coda riporta a galla il Lugano

In gara-3 del playout i bianconeri ribaltano l’Ajoie nell’ultimo minuto di gioco

  • Ieri, 22:24
  • Oggi, 01:14
Giovanni Morini

Epilogo folle

  • Keystone

2 - 1

0-0

0-1

2-0

Lugano

Ajoie

  • 60'

    Zohorna R.

  • 60'

    Morini

  • 23'

    Devos(PP)

Colpita, sì, ma non affondata. In qualche modo, la nave bianconera è ancora a galla. E ciò malgrado una gara-3 tutt’altro che agevole, in cui il Lugano ha rischiato di inabissarsi in maniera quasi definitiva, salvo poi riemergere con un fondamentale colpo di coda. Quando tutto sembrava perduto, e cioè nell’ultimo minuto di gioco, Thürkauf e soci hanno infatti miracolosamente ribaltato l’Ajoie in 30”... di “ordinaria follia”. Il 2-1 inflitto ai giurassiani nel terzo atto del playout tiene pertanto vive le speranze sottocenerine, sempre nella consapevolezza che, prima o poi, bisognerà effettuare il break alla Raiffeisen Arena. Magari già venerdì, sfruttando l’euforia del momento.

In cerca di nuovi stimoli per ravvivare i suoi, coach Krupp ha ridisegnato tutti e quattro i terzetti offensivi (Sekac con Arcobello e Fazzini, Carr al fianco di Thürkauf e Zohorna), confermando Huska tra i pali ed escludendo ancora - sul fronte straniero - Pulli e Joly (quest’ultimo dato per infortunato). La scossa, però, non è arrivata. No, il pubblico non ha ammirato una squadra più “vispa”, come invocava ironicamente uno striscione apparso sugli spalti. A lungo in difficoltà, gli uomini di casa sono perlomeno riusciti a evitare danni fino al 20’: anzi - paradossalmente - l’occasione più ghiotta dell’intero primo tempo è capitata sul bastone di Arcobello, imbeccato da... Fey e clamorosamente fermato dal palo a tu per tu con Conz.

Se il primo powerplay del match (punito lo stesso 36) non aveva dato frutti, al secondo tentativo gli ospiti non sono stati altrettanto magnanimi. A mettere in salita la serata bianconera, una doppia ingenuità di Alatalo, prontamente sfruttata da Devos per rompere lo stallo al 22’42”. Poi spazio alla (timida) reazione dei sottocenerini: e non inganni la supremazia territoriale, a tratti piuttosto evidente, perché la banda di Ireland non ha incontrato particolari intoppi nel difendere il vantaggio sino alla seconda sirena. Un vantaggio che sarebbe potuto divenire doppio a inizio terzo tempo, in seguito alla penalità di partita comminata a Mirco Müller: nei cinque minuti trascorsi in inferiorità numerica, i locali hanno tuttavia retto senza sbandare, per poi però - a loro volta - sciuparne due con l’uomo in più. Nulla di fatto, dunque, ma non nell’ultimo, disperato assalto in sei contro cinque: è qui (al 59’02”) che un disco scagliato al centro da Zohorna ha trovato sulla propria strada un bastone avversario, insaccandosi in rete. Dalle stalle alle stelle, la situazione si è allora definitivamente ribaltata al 59’32”, quando, sulle ali dell’entusiasmo, il tocco sottoporta di Morini - al primo gol dal 13 gennaio 2024 - ha sancito un successo a dir poco essenziale. Il successo, forse, della svolta.

13:32

A tutto Hockey

A tutto Hockey 19.03.2025, 23:50

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NL, l’intervista a Flavien Conne (19.03.2025)

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