Dall'inviato in Nuova Zelanda Diego Medolago
Sembrerà lapalissiano dirlo, ma la Coppa del Mondo trascende dal puro e mero torneo di calcio. La macchina mondiale che sta girando tra Australia e Nuova Zelanda è un veicolo non soltanto a livello economico, ma anche di crescita per un gioco - il calcio - che da sempre in queste lande è più ospite che padrone.
Per un mese però il pallone rotondo ha scacciato la più giocata sfera ovale, e la competizione ha permesso di fare un salto in avanti perentorio ad un movimento che sta crescendo di pari passo con tutto il calcio femminile. In Nuova Zelanda infatti grazie all'arrivo della kermesse iridata sono stati creati diversi campionati giovanili dedicati alle ragazze, che durante il weekend impegnano centinaia di piccole calciatrici.
Ne è la riprova il Dunedin FC, che con le sue squadre femminili (Flamingo per le U15, Miss Chiefs e Diamonds per le U13) conta una quarantina di ragazze tra le proprie file. Ragazze accomunate dalla passione per il calcio, che grazie alla Coppa del Mondo hanno potuto vedere a pochi chilometri da casa le proprie beniamine. E chissà che tra loro non ci possa essere la prossima Hannah Wilkinson, l'attaccante della Nazionale che ha regalato alla propria formazione la prima, storica vittoria nella rassegna.
Mondiali D, il servizio sul calcio femminile a Dunedin (27.07.2023)
rsi.ch 27.07.2023, 09:00