Il netball, esempio per il calcio femminile

dall'inviato in Nuova Zelanda Diego Medolago

Tra i molteplici sport che si possono fare in Nuova Zelanda - terra dedita non solo al rugby ed al cricket ma anche agli sport estremi come bungee jumping e sky diving - uno dei più popolari è sicuramente il netball. Nato a fine 1800 come alternativa al basket per le donne, si è ritagliato uno spazio sempre più importante sul territorio, diventando l'attività femminile più praticata del Paese.

Il netball si gioca su un campo simile a quello da basket, diviso in tre zone e con un canestro senza tabellone. Sette giocatrici per squadra (o giocatori, con l'attività maschile in grande crescita) con ruoli ben definiti che possono andare solo in alcune zone del campo devono provare a fare canestro entrando all'interno di un circolo posizionato attorno al cesto. Ogni canestro vale un punto, con le partite divise in quattro tempi da 15' ciascuno.

Uno sport senza contatto o palleggi ma comunque intenso e veloce, che conta nella sola Dunedin oltre 130 squadre con giocatori di tutte le età. Un veicolo importante per mostrare come possa essere entusiasmante uno sport praticamente tutto al femminile, con il calcio che può e deve prendere esempio. La crescita e la popolarità di questa attività in Nuova Zelanda può essere replicata, ed il Mondiale di calcio in terra oceanica può (e deve) essere la spinta decisiva per provare a percorrere gli stessi passi.