La qualificazione passerà anche dalla difesa

Dall'inviato in Nuova Zelanda Diego Medolago

Detto negli scorsi giorni degli exploit di Gaëlle Thalmann in porta e del poco killer instinct delle attaccanti elvetiche, un altro dato salta all'occhio per quel che riguarda la Svizzera. Le rossocrociate infatti, dopo due match, non hanno ancora subito nessun gol, esattamente come squadre del calibro di Spagna o Giappone, mentre altre potenze del calcio mondiale (leggasi Brasile o Germania) non sono ancora scese in campo per il loro secondo impegno.

Facendo ovviamente tutti gli scongiuri del caso e sperando di non essere tacciati come "gufi" dopo il match con la Nuova Zelanda, la qualificazione agli ottavi di finale passerà anche dalla prestazione difensiva della formazione di Inka Grings, che da quando ha preso le redini della squadra ha fatto della disciplina e della compattezza nel reparto arretrato uno dei suoi cavalli di battaglia.

Una retroguardia che non ha tremato nemmeno di fronte alla Norvegia, nonostante l'infortunio che ha messo Luana Bühler fuori gioco. La sua compagna Julia Stierli, con di fianco Noelle Maritz adattata, ha gestito ottimamente gli attacchi delle scandinave: "Il mio compito non cambia, è uguale chi ho al mio fianco - ha affermato la giocatrice dello Zurigo - L'importante era comunicare bene tra noi e ci siamo riuscite perfettamente. Ora dovremo vedere come difendere contro la Nuova Zelanda, loro sono molto aggressive e usano molto i lanci lunghi, vedremo come contrastarle".