Dall'inviato in Nuova Zelanda Diego Medolago
Era l'obiettivo dichiarato prima di partire per la Nuova Zelanda e la Svizzera lo ha raggiunto con merito: gli ottavi di finale del Mondiale attendono le rossocrociate, che in due partecipazioni sono andate in entrambi i casi alla fase ad eliminazione diretta. Stavolta addirittura come prima del Gruppo A, complice anche una Norvegia che ha avuto bisogno di un ultimo colpo di coda contro le Filippine per evitare l'eliminazione in un girone che la vedeva favorita alla vigilia.
Tutto bene? Quasi. Perché la prestazione contro le oceaniche non può far dormire sonni tranquilli. Tolti i primi 30', in cui le padrone di casa hanno corso a tutto spiano triplicando ogni giocatrice, le Football Ferns sono sembrate una formazione piuttosto modesta sul piano del gioco. Una mancanza di qualità di cui le elvetiche non hanno mai approfittato, facendosi prendere dalla frenesia ogni qual volta il pallone finiva sui piedi delle nostre ragazze. Le sole Wälti, sontuosa in mezzo al campo, e Riesen sono sembrate emotivamente all'altezza della sfida, mentre tutte le altre si sono perse in palloni calciati il più lontano possibile ed errori francamente banali.
Ora all'orizzonte, il 5 agosto in quel di Auckland, ci sono Spagna o Giappone, che domani si giocheranno primo e secondo posto di gruppo nel big match. Entrambe le squadre sono delle corazzate che ci renderanno durissima la vita, soprattutto se l'atteggiamento sarà quello remissivo ed impaurito messo in campo oggi. Giocare per non prendere gol può andar bene se l'avversario, con tutto il rispetto possibile, non è dei migliori. Contro iberiche o nipponiche invece servirà personalità, carattere e grinta. Per provare a sognare servirà una marcia in più.
Mondiali D, il servizio su Svizzera-Nuova Zelanda (30.07.2023)
RSI Sport 30.07.2023, 15:05