“Schurter è il re della mountain bike, c’è grande rispetto per lui”

Nella giornata di ieri con il nono posto sulla collina di Élancourt si è chiuso un capitolo importante per Nino Schurter, lungo ben cinque Olimpiadi. L’elvetico, che può vantare lo statuto di svizzero più medagliato dell’era moderna per quanto riguarda i Giochi estivi, nel suo palmarès conta tre medaglie, proprio come un certo Fabian Cancellara - presente ieri alla gara di cross-country - che dal canto suo ha però vinto due ori. “La prova è stata davvero dura - ha dichiarato il bernese - stiamo parlando delle Olimpiadi e lui è il re della mountain bike, c’è quindi grande rispetto. Non molla mai, nella sua carriera si è guadagnato tanti tifosi grazie a tutto quello che fatto”.

Andando più nel dettaglio sul tracciato, quello di una gara olimpica è forse il più complicato viste le differenze dagli altri percorsi nel corso dell’anno. A proposito di questa questione, il 43enne ha espresso le seguenti parole: “Sì, sicuramente è diverso, inoltre il tracciato era meno tecnico e più di forza, lui ha vinto tante prove ma quelle di ieri non erano le condizioni più adatte a lui, come anche per Mathias Flückiger, ma alla fine era per tutti uguale. Loro hanno fatto il massimo che potevano”.