Un inizio di Mondiale piuttosto deludente

dall'inviato in Qatar Silvio Reclari

Le grandi aspettative della vigilia si sono scontrate con la triste realtà. Nonostante le polemiche sempre più crescenti che hanno accompagnato l'avvicinamento a Qatar 2022, non vedevo l'ora di poter assistere per la prima volta dal vivo all'apertura di una fase finale dei Mondiali, rivelatasi purtroppo una delusione. Non tanto per la cerimonia, che è stata tutto sommato un piacevole spettacolo di luci e colori in stile olimpico (per fortuna accorciato nei tempi), e nemmeno per quanto proposto dalla Nazionale di casa in campo, che per carità è stato assolutamente di basso livello, ma piuttosto per il clima respirato all'interno della "Tenda Beduina".

Intendiamoci, fatta eccezione per la totale inadeguatezza dell'offerta di cibo e bevande, e non mi riferisco alla questione birra per carità, quanto al fatto che l'unica cosa commestibile disponibile al chiosco era un pacchetto di patatine chips, l'Al Bayt Stadium come struttura è impressionante sotto tutti i punti di vista. Mi chiedo però come sia possibile iniziare la partita con oltre 60'000 spettatori e finirla con forse la metà.

Cioè la tua Nazionale gioca la prima storica partita a un Mondiale, in casa per giunta, e tu non solo la sostieni poco e niente, ma abbandoni lo stadio prima della fine? Per un tifoso, un addetto ai lavori o un appassionato penso sia totalmente inconcepibile. Per fortuna siamo solo all'inizio e ci sono ancora tante cose da vedere ma soprattutto tanto calcio da giocare.

Legato a Rete Uno Sport 21.11.2022, 07h30