Sci alpino

La Svizzera conferma di essere la nazione faro

Anche senza podi di Gut-Behrami il medagliere sorride, contenta pure l'organizzazione

  • 20 febbraio 2023, 11:02
  • 24 giugno 2023, 04:46
Marco Odermatt

Gran parte del merito è di Odermatt

  • Keystone

dall'inviato a Courchevel-Méribel Luca Steens

La Svizzera ha chiuso in testa al medagliere dei Mondiali 2023 e può quindi essere soddisfatta di quanto mostrato nelle due settimane, se si pensa pure a quanti piazzamenti appena fuori dal podio e a pochi centesimi dalla medaglia sono stati realizzati, come i due di Lara Gut-Behrami. I due ori di Marco Odermatt e quello di Jasmine Flury, accompagnati dai due argenti di Wendy Holdener, quello di Loïc Meillard e il bronzo di Corinne Suter, fanno sì che pure a livello di bottino totale Swiss-Ski possa essere soddisfatta, preceduta solo dalla Norvegia (9) e affiancata dall'Austria (7). Ovviamente rimane il rammarico per non aver raccolto medaglie in super G e di aver sprecato una grossa occasione con la svittese in slalom, ma di sicuro si può essere positivi.

Oltre ai rossocrociati, tornano a casa soddisfatti quindi i norvegesi, che grazie soprattutto ad Aleksander Kilde e i paralleli sono saliti più di tutti sul podio. Le Aquile dal canto loro hanno riscattato una stagione sotto le attese, ma sono l'unica nazione andata più volte a medaglie che non è riuscita a tornare a casa con un oro. Di sicuro più trionfante degli austriaci rientra il Canada, la sorpresa di questa edizione iridata. A livello individuale, se il re è stato Marco Odermatt, nel settore femminile Mikaela Shiffrin ha dimostrato ancora una volta di essere la regina del Circo Bianco, anche se una sola delle tre medaglie portate a casa è d'oro.

Lasciando la parte sportiva per tirare un bilancio delle due settimane a livello di organizzazione, la squadra di Perrine Pelen si è detta soddisfatta di come sono andati i Campionati del Mondo. Un risultato merito soprattutto della meteo, delle piste e dall'ambiente creato in tribuna durante le gare. Due settimane di sole ma di temperature che non hanno rovinato i tracciati, che hanno beneficiato pure del fatto di essere spesso in ombra, hanno dato una buona base a tutti per finire col sorriso. E anche il pubblico accorso, anche se nella prima settimana forse numericamente un pochino sotto le attese, si è sicuramente divertito, costantemente stimolato dai tre animatori ingaggiati per creare un ambiente di festa sia durante le gare che durante le cerimonie di premiazione sulla Medal Plaza. Una volta distribuite le medaglie, la festa collettiva si è sempre però fermata bruscamente e trasferita se mai in gruppi più ridotti. Così la fan zone di Brides-les-Bains, sul fondovalle, è stata un buco dell'acqua, con le diverse tendine poco o nulla frequentate nonostante dj e concerti. L'altro neo sono stati i trasporti, con orari e fermate che sono cambiati fino all'ultimo giorno, ma tutti hanno sempre trovato una soluzione, tanto dopo una certa ora non c'era il problema di perdersi la festa...

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