L’equilibrio del girone regala il primo posto alla Romania

Un pari poteva bastare a Slovacchia e Romania per passare entrambe il turno, e il pareggio è arrivato ma al termine di una partita in cui le due squadre non si sono accontentate del punto. A Francoforte è finita 1-1, con gli uomini di Iordanescu che passano come primi del girone visto il pareggio anche nell’altro confronto del Gruppo E tra Belgio e Ucraina, mentre la compagine di Calzona avanza come terza. Per la prima volta a un Europeo un gruppo finisce con tutte le squadre a 4 punti. I rumeni approdano quindi per la seconda volta in sei partecipazioni alla fase ad eliminazione diretta, stessa cosa per gli slovacchi che sono però solo alla terza presenza.

Le due formazioni si sono schierate con piccoli ritocchi rispetto alle prime due uscite, e dopo un primo tentativo della Romania è stata la Slovacchia a passare per prima, come nei precedenti due confronti, con Duda di testa ben imbeccato da Kucka. Il vantaggio però è durato poco, visto che 13’ dopo il VAR ha assegnato un rigore ai rumeni che Razvan Marin ha trasformato per realizzare la sua seconda rete del torneo. Dopo la pausa la partita è rimasta viva e piacevole, ma nonostante le occasioni il punteggio, favorevole ad entrambe, non è più cambiato sotto un acquazzone che si è fatto strada addirittura attraverso il tetto chiuso dello stadio. Al 12o confronto diretto i rumeni restano imbattuti per l’11a volta di fila, con l’unica sconfitta subita dagli slovacchi che risale addirittura al 1942 (da allora 6 pareggi e 5 successi dei Tricolorii).