Sommer NG: si sporca i guantoni solo per lavoro di routine. Inoperoso.
Schär 5: si inventa come già contro la Scozia una deviazione scellerata, ma stavolta lo salva il palo alla sinistra di Sommer. Per il resto impeccabile.
Akanji 5,5: in punta di piedi. Con una classe “esagerata”. Scamacca gli fa il solletico. Conferma di essere il leader della nostra difesa.
Rodriguez 5,5: al primo contrasto va ad aggredire sulla trequarti offensiva l’azzurro che transita sulla propria corsia. È il segnale che non molleremo di un centimetro. E Ricci è una roccia che si diverte anche ad appoggiare la manovra.
Ndoye 5: l’ennesima “scommessa” di Yakin. Parte comprensibilmente soft per prendere possesso del ruolo lasciato vacante da Widmer, poi cresce, cresce, cresce e cresce ancora. Giocando un’altra partita super a tutto campo.
Xhaka 5,5: ci aspettavamo Cristante in marcatura a uomo come McTominay, ma Spalletti sceglie altrimenti. Meglio per noi. Il capitano, un po’ come Akanji, fa quello che vuole senza mai dover accelerare.
Freuler 5,5: pensavamo che il sinistro di Hottiger in quel famoso 1o maggio del 1993 dovesse rimanere figlio unico. No, ci sbagliavamo, ora ha un fratellino. Si butta in area come gli riesce facile in questo torneo e sblocca il risultato. È l’inizio di uno show che si chiuderà solo al 90’.
Aebischer 5,5: sembra Forrest Gump per quanto corre, ma lui sa sempre anche dove andare. Dentro al campo, sulla fascia, in copertura, prima su El Shaarawy e poi su Chiesa. Pendolino inesauribile.
Rieder 5,5: bravo con la Germania, eccellente oggi, perché ribadisce personalità ma ci aggiunge anche tanta qualità. Avrebbe meritato il gol su punizione, negatogli solo dal solito strepitoso Donnarumma.
Embolo 4: forse gli pesa nel retropensiero quell’occasionissima sbagliata sullo 0-0 a tu per tu, forse semplicemente è ancora in rodaggio. Riassumendo: si batte con generosità ma non incide.
Vargas 5,5: man of the match o se preferite primus inter pares. Un assist e poi un gol. No scusate, un eurogol, palla all’incrocio col destro a giro. Mostruoso e finalmente decisivo anche in una partita “vera”.
Zuber 4: entra ben predisposto a far legna.
Stergiou 3,5: dopo averlo titolarizzato a parole subito dopo la Germania, Yakin deve aver preso coscienza in settimana che non sarebbe stato in grado di presidiare la fascia. Bastano pochi minuti in campo per averne la conferma.
Duah, Sierro e Steffen: NG
Yakin 6: criticatissimo a giusta ragione quando aveva perso il controllo di situazione e spogliatoio. Qui però, non ne ha ancora sbagliata una. Ancora una volta fa le scelte giuste e propone una squadra che vola, forte di testa, di gamba e di convinzione. La miglior Svizzera da una vita a questa parte. Contro i campioni d’Europa, non un avversario qualunque.
Euro 2024, la pagella di Remo Freuler (29.06.2024)
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