CALCIO - EURO 2024

Yann Sommer, questo non è il suo Europeo

Le pagelle: i migliori Rodriguez, Akanji e Xhaka

  • 6 luglio, 21:08
  • 6 luglio, 21:15
Sommer

Sui rigori non ha fatto miracoli

  • Keystone
Di: Omar Gargantini 

Sommer 3,5: inoperoso per 80‘, poi fermo sulle gambe sul diagonale peraltro chirurgico di Saka. Forse coperto, di sicuro colpevole di non averci nemmeno provato. Ha un sussulto su Rice al 95’ poi però sui rigori non fa miracoli.

Schär 4,5: qualche amnesia qua e là, tipica del suo repertorio, ma anche molta sostanza. E soprattutto, alla distanza, gli inserimenti con i tempi giusti, compreso quello che porta al gol di Embolo ed all’occasionissima di Ndoye.

Akanji 5: mezzo punto in meno perché come 3 anni fa con la Spagna dal dischetto fa cilecca. Altrimenti sontuoso, ad annullare Kane ed a dirigere la difesa come in ogni altra serata di questo Europeo.

Rodriguez 5: prova solidissima. Calma, lucida, di sostanza. Senza mai dare la sensazione di andare in affanno ed appoggiando pure la ripartenza.

Ndoye 4,5: confermato “terzino”, ruolo peraltro interpretato nell’accezione moderna del termine, viene a lungo obbligato da Trippier a rimanere basso e incidere poco. Quando però torna ad annusare l’area è subito determinante: suo l’assist per l’1-0 di Embolo, Embolo che poi gli toglie dalla testa all’ultimo respiro la palla della vittoria.

Freuler 4,5: si butta dentro sul primo pallone come contro l’Italia ma stavolta è l’eccezione. Nel senso che il rigore tattico stavolta gli suggerisce di porre l’accento sul lavoro difensivo. Encomiabile.

Xhaka 5: leader e pilastro, tocca, smista e guida un’infinità di palloni. Sempre al centro del gioco e dei ragionamenti, sempre a sostegno, sempre presente anche in copertura. Mezzo punto in meno per non aver avuto la forza di andare sul dischetto: come ci si aspetterebbe da un capitano. Ma l’errore decisivo del 2016 evidentemente è un fantasma ancora presente.

Aebischer 4: di una generosità commovente nel non rinunciare mai a fare le due fasi anche se Saka lo punta ogni volta e spesso anche lo salta. Dà per almeno un’ora l’impressione di essere il nostro anello debole, ma poi si ripiglia e la porta a casa. Anche se l’1-1 lo firma proprio l’esterno dell’Arsenal.

Rieder 3,5: la meno convincente delle tre partite giocate da titolare. Offensivamente non incide mai, preoccupato com’è di non dimenticarsi del lavoro in fase di non possesso. Ma anche perché sovrastato dagli inglesi che gravitano dalle sue parti.

Embolo 4,5: il primo tempo è di sofferenza, nel tener palla, nel far salire la squadra, nel liberarsi e persino nello stare in piedi. Poi cresce, la sua partita prende volume e si sublima nella zampata che per purtroppo solo 4 minuti ci porta alla prima semifinale della storia.

Vargas 3,5: come Rieder un po’ tanto leggerino quando siamo noi a dover spingere. Gira sempre al largo. E fatica anche a ripiegare per garantire i raddoppi sullo scatenato Saka a protezione di Aebischer.

Widmer 4: ha due volte tra i piedi nei supplementari la palla buona, ma si incarta sul più bello. Entra insomma piuttosto bene, ma rimane un’incompiuta.

Zuber 4: si vede che ha voglia di spaccare il mondo, ma il dinamismo non fa rima con incisività. 

Shaqiri 5: pochi minuti, ma ad ogni tocco dà la sensazione di poter inventare qualcosa di clamoroso. Fosse entrato il corner stampatosi all’incrocio sarebbe venuto giù lo stadio.

Zakaria, Sierro e Amdouni: NG.

Yakin 5: anche stavolta la prepara e la imposta bene, perché era giusto mettere da parte un po’ di coraggio per non esporsi troppo. Cresciamo alla distanza ed anche i cambi sono tutti ragionati e pertinenti.

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