Cinema

Bette e Joan nemiche per la vita

L’antipatia tra Bette Davis e Joan Crawford è tanto nota da aver persino ispirato una serie televisiva. Un odio del quale non si liberarono nemmeno quando furono costrette a calpestare lo stesso set

  • 2 ore fa
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Malgrado la profusione di sorrisi elargiti in pubblica piazza, in un ambiente competitivo come l’industria del cinema è più facile trovare nemici che amici. Far buon viso a cattivo gioco per scalzare il proprio competitor è prassi, fingersi felice del successo altrui un ottimo esercizio di autocontrollo. Tra una gomitata e l’altra, l’ostentata modalità zen delle star hollywoodiane mostra però talvolta qualche frattura. Fragilità che ogni tanto sfociano in vere e proprie faide. È capitato a Olivia De Havilland e Joan Fontaine, a Debra Winger e Shirley MacLaine, a Will Smith e Chris Rock, ma se uno schiaffo in diretta mondiale durante una premiazione degli Oscar può sembrare un tantino eccessivo, cosa volete che sia di fronte ad anni di astio e rivalità? La risposta è scritta nell’interminabile acredine tra Joan Crawford e Bette Davis.

Joan Crawford era già un’attrice affermatasi durante l’età del muto quando Bette Davis giunse a Hollywood. La prima si era formata a teatro, la seconda, appena diciottenne, avrebbe scoperto la propria vocazione innamorandosi dell’attrice Peg Entwistle durante una rappresentazione de L’anitra selvatica di Henrik Ibsen. Il trasferimento a Hollywood avvenne nel 1930. Solo due anni più tardi, dopo una serie di film fallimentari con la Universal, Bette era già pronta a tornare a New York, quando il ruolo da protagonista per il film The Man Who Played God offrì nuova vita alla sua carriera. Era il 1932, Peg Entiwistle, l’attrice che tanto l’aveva ispirata, si sarebbe suicidata gettandosi dalla lettera H dell’insegna Hollywood solo pochi mesi più tardi, ma Bette Davis era ormai pronta a salire sull’olimpo delle dive. Se non fosse stato per Joan Crawford.

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Il primo episodio di tensione fra le due avvenne nel 1933, quando la Warner stava lanciando il nuovo film di Bette Davis. Ex-Lady (1933), diretto da Robert Florey, era la prima pellicola in cui il nome dell’attrice campeggiava sopra il titolo: una delle tante strategie intraprese dalla Warner nell’imponente campagna promozionale che intendeva trasformare Bette in una nuova star. Tutto sembrava calcolato in ogni dettaglio, se non fosse che Joan Crawford, proprio all’uscita del film, annunciò il divorzio da Douglas Fairbanks. La rottura tra due attori di tale portata oscurò inevitabilmente l’uscita di Ex-Lady, che fu ritirato dalle sale dopo solo una settimana.

Joan non aveva certo dato l’annuncio per danneggiare la collega, ma Bette prese la cosa sul personale, inconsapevole che il peggio doveva ancora arrivare. E il peggio giunse presto, perché quando sul set di Paura d’amare (1935) Bette Davis si invaghì dell’attore Franchot Tone, scoprire che l’uomo era follemente innamorato di Joan Crawford dovette assomigliare a una pugnalata. Non a caso, Joan e Franchot avrebbero da lì a poco annunciato il loro fidanzamento, sposandosi quello stesso anno. Fu un affronto che Bette non perdonò mai, perché malgrado Paura d’amare le avrebbe fatto vincere un Oscar come migliore attrice, la Crawford era riuscita ancora una volta a umiliarla, “rubandole” deliberatamente Franchot. Non contenta di questo, proprio durante la cerimoni degli Oscar, pare che Joan Crawford avesse ironicamente commentato l’abito della rivale, che del tutto ignara di vincere non si era preoccupata troppo di curare il proprio vestito da sera.

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A proposito di Oscar, Bette Davis non dovette nemmeno apprezzare molto il fatto che Joan Crawford, ormai passata a sua volta alla Warner, vinse la sua unica statuetta proprio interpretando un ruolo da lei rifiutato per il film Il romanzo di Mildred (1945). A dirla tutta, grazie ad Anime in delirio (1947), Joan sarebbe stata candidata agli Oscar anche due anni più tardi, in un ruolo per il quale era stata prevista proprio Bette Davis. Una piccola rivincita Bette se la prese però interpretando il film La diva (1952), pellicola vagamente ispirata alla vita di Joan Crawford che guarda caso narra il declino di una star.

L’antipatia tra le due era ormai cosa di dominio pubblico e non è un caso che la Warner tentasse di unirle su un unico set. Affinché la cosa avvenisse si sarebbe però dovuto aspettare il 1962, quando Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich si sarebbe trasformato in un cult. Nel mezzo: liti, affronti, provocazioni. Come quella secondo cui, dall’alto del suo ego, Bette Davis avrebbe dichiarato come Joan Crawford, notoriamente bisessuale, fosse in realtà innamorata di lei. I mazzi di fiori spediti da Joan al vicino camerino della collega e puntualmente rifiutati erano per Bette la dimostrazione di tale passione.

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Ed ecco finalmente il 1962, l’anno dell’armistizio, o almeno è quello che in un primo momento le attrici hanno voluto far credere al loro pubblico, perché il set di Che fine ha fatto Baby Jane? non fu certo tra i più rilassati. Gli anni migliori delle due erano ormai passati da tempo ed entrambe cercavano il modo per ritrovare l’attenzione del grande pubblico. Sforzarsi di mantenere un rapporto umano sul set era la prima regola da rispettare per non creare disastri, ma non fu sempre facile. Entrambe chiamavano ogni sera il regista per lamentarsi l’una dell’altra, Bette Davis era solita definire la collega come “stronza e fasulla” stando ben attenta a farsi sentire e Joan Crawford, per la scena in cui Jane picchia Blanche, chiese di avere una controfigura per il timore di essere realmente malmenata.

Una serie di innumerevoli dispetti e bassezze che Ryan Murphy ha saputo raccontare nella serie Feud (2017), e che non sarebbe finita nemmeno sul punto di morte. Pare infatti che Bette Davis, alla notizia della morte di Joan Crawford, abbia dichiarato: “You should never say bad things about the dead, only good. Joan Crawford is dead… good!”

Quella volta che: "Bette Davis Eyes" (5./20)

Biscrome 22.03.2023, 15:07

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