Cinema

Donne forti

A Berlino i dilemmi morali della vita dividono la platea

  • 14 febbraio 2016, 20:24
  • 7 giugno 2023, 17:32
Nel tedesco 24 Wochen Julia Jentsch deve decidere se portare avanti una gravidanza

In 24 Wochen Julia Jentsch deve decidere se portare a termine una gravidanza

  • berlinale.de - © Friede Clausz

Una comica di successo

si trova a fronteggiare, con la forza che la contraddistingue sul palcoscenico, la scelta di continuare o porre fine a una gravidanza con cui metterebbe al mondo

un bambino down con gravi problemi cardiaci

Basta questa breve sinossi per ipotizzare che il tedesco 24 Wochen di Anne Zohra Berrached attirerà l’attenzione della giuria del Concorso capitanata da Meryl Streep (e con una decisa presenza femminile).

Julia Jentsch (sin) e un personaggio che teme di rinunciare alla carriera

Ancora Julia Jentsch (sin) guarda allo specchio il bivio che la attende

  • berlinale.de - © Friede Clausz

Forse piacerà per la sua capacità di analizzare il punto di vista di una star con tutti i problemi connessi con l'esposizione di un pancione al grande pubblico e la fuga di notizie sui problemi del nascituro. Forse irriterà per alcuni momenti di facile sentimentalismo, per scelte morali o religiose di chi è contrario all’aborto (che in casi come questo in Germania è permesso anche a poche settimane dal parto) o per l’esposizione nel finale di troppi dettagli ospedalieri.

Sicuramente ha infastidito molte giornaliste

e anche alcuni giornalisti presenti alla proiezione stampa della Berlinale che hanno lasciato la sala prima del tempo.

Julia Jentsch, nei panni della star televisiva, e Bjarne Maedel, in quelli del suo agente e compagno, riescono, purtroppo solo in parte, a tenere a bada una sceneggiatura a tratti strabordante con una interpretazione efficace che esprime il dramma, il divertimento, l’amore e la sensualità della loro coppia.

Un’altra figura femminile forte

Nel film si afferma che"il tempo rende un artista tale oggettivamente". Fuori concorso c'è la grande poetessa americana Emily Dickinson raccontata in A Quiet Passion di Terence Davies.

Emma Bell nei panni di Emily Dickinson da giovane

Emma Bell nei panni di Emily Dickinson da giovane

  • berlinale.de - Johan Voets © A Quiet Passion Ltd/Hurricane Films 2016

Il regista britannico poteva risparmiare al pubblico alcuni particolari della malattia della scrittrice, come le interminabili crisi convulsive, ed evitare di indulgere nelle inquadrature pittoriche con fiori, giochi di luce o il cielo, ma la personalità della Dickinson emerge in un bellissimo gioco di sicurezza e insicurezza, di sfida e sconfitta, di sarcasmo e amore, di fede in Dio al di fuori dei dogmi della Chiesa.

Da Sex and the City alla grande poesia ottocentesca

Cynthia Nixon: da Sex and the City alla grande poetessa ottocentesca

  • Johan Voets © A Quiet Passion

Anche qui notevole l'interpretazione di
Cynthia Nixon (
Miranda in
Sex and the City) che nei panni della Dickinson matura riesce a rendere la profondità del personaggio.

Francesca Felletti

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