Quando parliamo di ruoli di responsabilità ai vertici delle istituzioni ecclesiastiche - e cioè di: esercizio del potere, governance e leadership - non possiamo non notare che stiamo attraversando un momento storico: infatti, non era ancora mai successo che così tante donne ricoprissero contemporaneamente dei ruoli apicali nelle chiese protestanti.
In che termini la presenza di donne ai vertici delle chiese evangeliche sta cambiando le stesse chiese?
Che difficoltà incontrano queste donne nell’esercizio delle loro funzioni?
Ma soprattutto: perché hanno scelto di accettare questa sfida? Quali sono le loro aspirazioni, le loro preoccupazioni, le loro speranze? Chiese in diretta (settimanale ecumenico di informazione religiosa, in onda su Rete Uno la domenica dalle 08:30 alle 9:00) ha proposto quattro appuntamenti alla scoperta di cosa significa essere una leader cristiana. Un viaggio attraverso le sfide e le soddisfazioni, le difficoltà e le gioie, di donne che hanno deciso di mettersi in gioco, al servizio della loro chiesa.
Prima puntata
"Chiamata e fiducia" Gaëlle Courtens ne parla con Anne Burghardt, segretaria generale della Federazione luterana mondiale; Najla Kassab, presidente della Comunione mondiale di chiese riformate; Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera; Emmanuelle Seyboldt, presidente della Chiesa protestante unita di Francia; e Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese.
Seconda puntata
"Leadership e strutture patriarcali" si parla delle difficoltà e delle gioie di donne che hanno deciso di mettersi al servizio della loro chiesa, per esplorare il concetto di “leadership”.
C’è uno specifico femminile nell’esercizio del potere? Una donna alla guida di un organo esecutivo ecclesiastico, in che termini subisce le strutture patriarcali ancora ben presenti anche nelle chiese? E come si sente quando negli incontri ecumenici o interreligiosi è l’unica donna nella stanza?
Gaëlle Courtens ne parla con Anne Burghardt, segretaria generale della Federazione luterana mondiale; Najla Kassab, presidente della Comunione mondiale di chiese riformate; Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera; Emmanuelle Seyboldt, presidente della Chiesa protestante unita di Francia; e Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese.
Terza puntata
"Azione e preoccupazione", dopo aver esplorato le motivazioni che spingono donne di fede ad assumere ruoli dirigenziali, e dopo aver parlato di leadership e di strutture patriarcali - ci si è dedicati agli aspetti più pratici: in cosa consiste esattamente il lavoro di una dirigente di chiesa? Quali difficoltà incontra? Ma soprattutto: cosa la preoccupa maggiormente?
Gaëlle Courtens ne parla con Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera; Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese; Emmanuelle Seyboldt, presidente della Chiesa protestante unita di Francia; Anne Burghardt, segretaria generale della Federazione luterana mondiale; e Najla Kassab, presidente della Comunione mondiale di chiese riformate. E ci chiediamo, insieme alla teologa valdese Letizia Tomassone, in che termini le teologie femministe hanno favorito la presa di potere da parte delle donne? La puntata si apre con un ricordo di Marianne Bianchi, prima donna a presiedere dal 2002 al 2009 la Chiesa evangelica riformata nel Ticino. Un’occasione per sottolineare l’importanza che hanno avuto le donne riformate svizzere nell’aprire la strada alla leadership femminile nelle chiese protestanti, non solo nel nostro paese, ma a livello mondiale.
Quarta puntata
"Spiritualità, modelli, futuro" ci si dedica a temi più intimi. Dopo aver parlato delle difficoltà e delle sfide dell’essere donna in ruoli ecclesiastici dirigenziali, andiamo a scoprire più da vicino la fede di queste donne. Negli scorsi episodi di questa miniserie abbiamo capito la mole di lavoro che grava sulle spalle di Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera; Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese; Emmanuelle Seyboldt, presidente della Chiesa protestante unita di Francia; Anne Burghardt, segretaria generale della Federazione luterana mondiale; e Najla Kassab, presidente della Comunione mondiale di chiese riformate.
Come vivono la loro spiritualità? Chi, o cosa, è Dio per loro? E ci chiediamo: hanno avuto dei modelli cui ispirarsi? Loro stesse sono senza dubbio dei modelli per le donne che verranno dopo di loro. Avere più donne ai massimi livelli nelle strutture di governo delle chiese, che effetto potrà avere sulle stesse chiese? La miniserie si chiude guardando al futuro: a quella che sarà una chiesa più sana, perché arricchita dai doni di donne e uomini insieme. Ci si chiede: le dirigenti di chiese nazionali e di organismi ecclesiastici mondiali hanno tempo per vivere la loro spiritualità?