Se la Terra doveva diventare più grande, più vasta, più libera, e per un certo periodo è sembrato che questa fosse davvero l’evoluzione in corso, poi ha cominciato a rimpicciolirsi, imbrigliata e soffocata nelle reti sempre più fitte in cui noi stessi l’abbiamo costretta insieme alla sua buccia di cielo oggi così malconcia.
Matteo Terzaghi, Il manuale del fosforo e dei fiammiferi, Quodlibet, 2024
È un passaggio tratto dal nuovo libro di Matteo Terzaghi, un viaggio ideale alla ricerca di risposte, quelle che ci poniamo da sempre, fin dall’infanzia. Una trentina di testi brevi, scatti, sguardi, lucidi e talvolta amari, sul mondo che è irrimediabilmente cambiato. Forme letterarie compresse, apologhi, nella tradizione dei migliori moralisti classici.
Matteo Terzani in Il manuale del fosforo e dei fiammiferi (Quodlibet, 2024) prosegue con coerenza un cammino avviato una decina di anni fa con Ufficio proiezioni luminose (Quodlibet, 2013), Premio svizzero di letteratura, e proseguito poi con la Terra e il suo satellite (Quodlibet, 2019), libri tradotti in varie lingue. All’origine di questo libro c’è un vecchio manuale sull’industria del fosforo e dei fiammiferi, grazie al quale un mistero d’infanzia trova un’inaspettata soluzione.
“Il manuale del fosforo e dei fiammiferi”
Alice 28.09.2024, 14:40
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Il manuale proposto da Matteo Terzaghi è suddiviso in tre parti. La prima e l’ultima di dieci testi l’una, la seconda di un solo testo più lungo di tutti gli altri, ma composto di 14 “micro racconti”. Tre parti precedute da un prologo. Tre omaggi a tre mondi, a tre realtà, che rappresentano l’autore, come uomo e come autore. Un passeggiare nella vita. Ma si comincia dalla fine: con un funerale.
Come ricorda Matteo Terzaghi, intervistato per Alice da Massimo Zenari:
«Si comincia con un funerale. Diciamo che si comincia con la fine, oppure tutto quello che segue viene nonostante la morte ineluttabile, che poi all’inizio del libro c’è questo rito collettivo di congedarsi da qualcuno nonostante questo c’è tutto quello che segue che è organizzato nel libro in queste tre parti che io sento in un rapporto di tensione reciproca. Ci sono dei motivi, anche molto concreti, come il motivo del fiammifero che attraversa tutto il libro. La prima parte ha un passo più saggistico. Sono piccoli saggi che intendo come dei piccoli racconti. La parte centrale, il piccolo libro di lettura è scritta in terza persona, quindi c’è maggiore distacco. Il narratore non dice Io. Sono delle piccole storie. Il libro di lettura sono quei libri che si usavano nelle scuole per imparare a leggere e quindi erano dei testi brevi, adatti per essere letti in classe. Erano anche pensati in un modo progressivo, per cui le letture più semplici erano all’inizio del libro. Qui rimane tutto su un piano molto elementare... io ho l’impressione che bisogna sempre ricominciare a imparare tutto da capo».
Incontro con Matteo Terzaghi
Sinceramente 22.04.2014, 02:00
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Matteo Terzani è nato a Bellinzona nel 1970. Editor da lungo tempo, è responsabile della redazione Arte delle Edizioni Casagrande, autore anche di numerose pubblicazioni in collaborazione con fotografi e artisti. Pensiamo naturalmente a Marco Zürcher. È curatore, con Pietro De Marchi, dei racconti di Giorgio Orelli usciti postumi nei volumi Pomeriggio bellinzonese e Rosagarda (Casagrande, 2017 e 2021). Per Il manuale del fosforo e dei fiammiferi (Quodlibet, 2024) ha ricevuto la Menzione speciale della Fondazione Martin Bodmer al Premio Gottfried Keller 2024. Chi ha amato i suoi due libri precedenti La Terra e il suo satellite e Ufficio Proiezioni luminose, troverà senza dubbio soddisfazione nella lettura di questo utilissimo Manuale del fosforo e dei fiammiferi e che ha già ricevuto la menzione speciale della Fondazione Martin Bonner al Premio Gottfried Keller 2024.
Premi Gottfried Keller 2024
Alphaville 16.05.2024, 11:20
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