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Emzyg debuttano sul dorso di una balena

Ispirato nel titolo a un cetaceo solitario, “52 Blue” affronta la gestione delle relazioni e il mantenimento dell’equilibrio mentale nel caos

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Emzyg - 52 Blue

Confederation Music 13.04.2025, 20:30

Di: Marco Kohler/Red. 

C’è la gestione delle relazioni tumultuose, il mantenimento della sanità mentale in mezzo al caos e la consapevolezza di sé dentro 52 Blue (2024 Humus Records), il primo album di Emzyg.

Figlio di un lavoro meticoloso e perfezionistico, 52 Blue è un viaggio creativo nato nella camera da letto della musicista e cantautrice Sersha Rafferty e sviluppato in gruppo; un disco indie rock psichedelico, dark e misterioso come l’oceano in cui nuota la balena che da il titolo all’album, la 52 Blue, unico cetaceo al mondo a cantare con una frequenza di 52 Hertz: «Ci sembrava misterioso e bellissimo, perché in un certo senso non può comunicare con nessun’altra» spiega Rafferty, intervistata da Sandra Romano, «Era un titolo speciale e unico, anche perché il disco contiene molti suoni che ricordano un po’ il canto di una balena, o forse anche il suo pianto quando cerca la sua controparte. Era giusto per noi».

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Il quintetto indie rock zurighese Emzyg porta in superfice un suono riverberato, figlio di tantissime ore trascorse in una stanza diventata santuario, tra candele, incensi e grovigli di cavi. È musica suggestiva resa ancora più ipnotica dalla ripetizione, dai registri orientaleggianti delle chitarre e da una voce così sussurrata e schiacciata nel mix che sembra esoterica.

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Sandra Romano con Sersha Rafferty (Emzyg)

  • Sandra Romano

Con Sersha Rafferty compiamo una riflessione sulla condizione dei musicisti indie nel nostro paese: «In Svizzera siamo dei privilegiati: trovi sempre un modo per ottenere soldi e sopravvivere, ma non è così nel resto del mondo. In Australia ho avuto la sensazione che ci fossero più opportunità di fare musica. È difficile parlare per tutti. Si dice che devi andare in America se vuoi crescere come band, però lì ti trovi tra mille che lottano per un solo posto».

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