Vecchi mercati

L’eterna giovinezza degli ellepì

In Ticino esiste una tradizione enorme legata alla passione per il vinile - E a Chiasso una nuova etichetta punta su un mercato ancora in grande espansione

  • 10 luglio, 11:00
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Di: Vasco Viviani

Certo, il mercato discografico, cifre alla mano, dimostra che i supporti fisici a dispetto dei servizi di streaming, siano destinati alla fine. Eppure esistono etichette discografiche che si impegnano affinché registrazioni effettuate negli anni possano essere fruite attraverso una gestualità che è ormai un rituale: alzare il coperchio, estrarre il disco in vinile dalla busta protettiva, posarlo sul giradischi, azionare la puntina, sedersi.

Si tratta di un manufatto che ormai si avvia verso il compimento degli 80 anni (l’ingegnere ungherese Peter Carl Goldmark ne è stato riconosciuto come inventore e le prime copie vennero messe sul mercato nelle versioni a 33 ed a 45 giri nel 1948). Secondo cifre raccolte nel 2018, si stimava che il 60% delle produzioni stampate fossero ristampe, lasciando alle novità il 40% della massa in uscita dalle fabbriche di stampa. A questi dati possiamo ancora aggiungere ciò che si legge fra le statistiche relative al mercato svizzero dall’IFPI, la sezione nazionale dell’International Federation of the Phonographic Industry. I dati relativi al 2023 parlano di una percentuale complessiva (relativo al mercato musicale) dell’8% dei formati fisici rispetto allo streaming, il 2% nei vinili.

Laura e Luca Costanzo, coppia del Mendrisiotto, dopo anni di passione musicale decidono di aprire un’etichetta discografica. Si chiama “Ancora Records”, perchè l’intento è quello di riscoprire e valorizzare produzioni ormai disperse del territorio ticinese, 2800 km chilometri quadrati e 90 anni di etichette e produzioni musicali. Un cantone talmente piccolo dove è facile che gli appassionati e gli attori che gravitano intorno ad una certa idea di musica e di produzione musicale si incontrino. In questo caso Laura e Luca coprono una bella fetta di mondo musicale: orientata sul cantautorato Laura, Dj e digger Luca che parte dall’hip-hop, chilometri di Festate passati insieme coprendo lo scibile della musica popolare di ogni parte del mondo. Hanno deciso di partire con un vero must della musica ticinese, The Rare Caruana Style dei Dr. Chattanooga & the Navarones. Disco già ristampato, proprio dal festival chiassese nel 2005 e che qui riemerge nel formato a lui più congeniale e fedele, quello del vinile, presentato all’interno della Corte della masseria Pro Specie Rara di Stabio in occasione dell’ultimo Ul suu in cadrega. Si tratta di un primo passo importante perché concretizza un passaggio fra attori ancora attivi nel mondo musicale, garantendo quindi una discussione ed un ragionamento sul valore del disco, che si può aprire ad un pubblico diverso da quello avuto finora (considerando anche la partecipazione dei Chattanooga alla compilation Senza Decoro: Liebe + Anarchia / Switzerland 1980-1990 su Strut Records, stimata label di ristampe).

Ma, qui viene il bello, quello che potrà accadere nel futuro di Ancora Records garantirà un’interesse costante fra gli appassionati ed i curiosi di musica, ma anche fra il pubblico ticinese più sparso. Cosa potrà uscire dai prossimi pacchi dell’etichetta? Ricordiamo che, rimanendo in tema di ritorni, abbiamo visto l’esibizione dei Nightbirds per i loro 60 anni, così come il nuovo disco di Marco Zappa, in azione a 48 anni dal suo debutto. Ma il Ticino vive di storie: qualcuno si ricorda per caso i Toad, storica band nella quale si mosse Vic Vergeat, solo per citare un esempio? Oppure lo studio sperimentale di elettroacustica fondato a Gravesano da Hermann Scherchen? Di sicuro la storia Hip Hop ticinese non verrà tralasciata, forse avranno l’ardire di riscoprire la band legate alla musica popolare ed al folklore?

Intrigante è farsi un giro sul sito lanostrastoria.ch, inserendo un paio di parole chiave per essere letteralmente sommersi da storie musicali relative al nostro cantone. Ma sarebbe troppo facile e la via di Ancora Records, siamo sicuri, si svilupperà in maniera spontanea rispetto alla qualità dei loro scavi musicali.

Però, ed è importantissimo, il lavoro potrà essere molto facilitato se questo tema, quello della musica ticinese a tutto tondo, si sviluppasse non solo dai cercatori ma dalle stesse pepite e ciottoli (Nuggets e Pebbles erano infatti i titoli delle mitiche ristampe messe in atto negli anni, con 34 e 28 volumi rispettivamente, sulla scena pressoche mondiale del garage rock, dedicando un numero anche alla Svizzera, titolato Pebbles Vol. 27 (The Continent Lashes Back! Part 9: Switzerland).

È infatti certo che nei garage, nella cantine e nelle librerie di molti rispettabili uomini e donne che incrociamo ogni giorno si nascondano vere e proprie chicche relative alle proprie esperienze musicali della giovane età. Sono esperienze nate su un banco di scuola, esibizioni da cortile e da piazza, musicassette o 7” stampate in risibili quantità e poi scomparse dal mercato, demo e master rimasti impolverati negli anni. Questo è il fiume da dragare per scovarle, la possibilità per riscoprire e veder rifiorire i frutti di correnti artistiche sotterranee ma spesso sorprendenti e fuori dal tempo. Come fare però? Serve un esercizio di memoria: chiudere gli occhi, ripensando alla nostra giovane età, ai dischi che stringevamo in mano, alle scale fatte su quella vecchia chitarra, alle sperimentazioni mai uscite dalla cantina, alle esperienze vissute da sopra e da sotto il palco, scavando dentro i nostri ricordi. Osservando meglio il nostro bancario, la suora incrociata per strada, il vicino. Non era per caso il sassofonista dei The Rocas? No? Sicuri? Cerchiamo ANCORA e, trovassimo qualcosa ricordiamocelo bene.

Rossano Lo Mele (4./5)

In altre parole 04.07.2024, 08:18

  • Rossano Lo Mele Courtesy: Luigi De Palma

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