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Qualità impeccabile e riconoscibilità nel nuovo successo dell’OSI

La seconda vittoria dell’Orchestra della Svizzera italiana agli International Classical Music Awards nelle voci di chi ha collaborato alla produzione premiata. Domani riparte la stagione concertistica 

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Secondo ICMA per l’OSI

Montmartre, Rete Due 14.01.2025, 16:35

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Di: Red. 

Un premio e una nomination. Prestigiosi risultati per l’Orchestra della Svizzera italiana agli International Classical Music Awards 2025, con la vittoria nella categoria “Programmi misti” per il compact disc uscito lo scorso anno sotto ECM, coproduzione RSI. A motivare il riconoscimento, secondo la giuria, la «Qualità strumentale e musicale assolutamente impeccabile» della Sinfonia “Mathis der Maler” e dei “Vier Temperamente” di Paul Hindemith, affiancati al “Concerto per pianoforte e archi” di Alfred Schnittke. Protagonista della registrazione, oltre all’OSI e al suo direttore, Markus Poschner, la pianista Anna Gourari. È la seconda affermazione agli ICMA dopo quella del ‘18 per il DVD “Rileggendo Brahms”.

L’anno inizia sotto i migliori auspici, si rallegra la direttrice artistica dell’OSI Barbara Widmer, ospite ieri di “Montmartre” su Rete Due. «Siamo contenti che questo cd sia sotto l’etichetta ECM, una grandissima etichetta discografica, tra le più importanti soprattutto per questo tipo di repertori e programmi misti» commenta Widmer, che esprime soddisfazione per aver potuto registrare nell’Auditorio Stelio Molo «La nostra storica casa». Il programma, nato in parte su impulso di ECM, si è concretizzato nei pezzi per pianoforte di Schnittke. L’accostamento di Schnittke a Hindemith, compositore vicino all’Orchestra, ha permesso a Poschner di svolgere un lavoro approfondito «Che viene premiato anche per la riconoscibilità del prodotto» sottolinea Widmer.

Un altro suggello su novant’anni di collaborazione fra Orchestra e Radiotelevisione. Alissa Nembrini, produttrice RSI, mette in evidenza questo legame risalente alle origini dell’Orchestra, nata nel 1935 come Radiorchestra. Ricorda, Nembrini, che dovendo diffondere sul territorio nazionale i programmi RSI, il livello doveva essere elevato: «Ci si aspettava la qualità, ci si aspettava un certo tipo di proposta musicale». Tutto questo, conferma sempre Nembrini, è rimasto costante nel tempo nonostante i cambiamenti nei rapporti, mutati con l’indipendenza dell’OSI.

Il premio è stato accompagnato da un’altra nomination nella categoria “Musica sinfonica”. Per Barbara Widmer «Il fatto di aver fatto due dischi nel ’24, e di essere stati nominati per entrambi sotto la direzione di Markus Poschner, penso sia anche un segnale importante del lavoro che è stato svolto negli anni dal Maestro e di dove è arrivata l’orchestra. Qualcosa di speciale c’è in quello che si sente nell’interpretazione, nella diversità di ciò che viene proposto».

Domani sera, all’Auditorio di Besso, riprende la stagione concertistica dell’OSI con la pianista Marie-Ange Nguci e il direttore Robert Treviño. Qui il programma completo.

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