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Yuna Hawks e la frenesia di un’epoca

Band attiva fra Svizzera italiana e Italia, il nuovo singolo “Hot Sky” è un rimedio indie rock contro il caos logorante

  • Oggi, 11:02
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Di: Marco Kohler 

Dopo Don’t Call Me Señorita e Drifting Away mancava ancora una conferma, quella di una nuova solidità che sì, era palpabile nei primi due singoli, ma che nel nuovo brano Hot Sky (Safe Port Production) è palese e t’arriva dritta in faccia, esplosiva e moderna in un blend originale di rock britannico e indie.

Piazzando il ritornello più bello e convincente partorito finora, Yuna Hawks pongono l’accento sull’urgenza di ritrovare uno spazio personale in una vita vissuta sempre in corsa. È la colonna sonora di un’umanità che manifesta al grido di «basta con il caos logorante, fermiamoci, respiriamo e tracciamo il nostro cammino».

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Camminando e poi correndo, riempiendosi e poi svuotandosi, Hot Sky è la perfetta parafrasi musicale della frenesia di un’esistenza diventata una corsa sulle montagne russe: riff di chitarra freschi e luminosi, tanta dinamica ritmica, e un tiro pazzesco. Yuna Hawks confermano una bella inclinazione per le strutture originali. E che bel lavoro è stato fatto sulle voci, in un mix che rende tutto così fresco e “girl power” anni Novanta.

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L’album So Far, So Close del combo lugano-menaggese vedrà la luce all’inizio d’aprile, ma è bastata una preview del nuovo disco per convincersi che l’EP Yuna Hawks del 2023, da un punto di vista squisitamente produttivo, è storia antica. Il nuovo sound di Yuna Hawks ora si espande anche verso l’alto e verso il basso e non più solo orizzontalmente. Ha trovato la profondità che gli mancava.

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La forza di Hot Sky sta nella sua anima pop e indie e in un nuovo suono sporco ma patinato. È una parabola sonora che dimostra come una visione produttiva strutturata faccia la differenza. Yuna Hawks ci hanno visto bene e la differenza si sente. Dopo un anno senza concerti, provando e ricercando minuziosamente le sonorità, Yuna Hawks hanno affrontato la registrazione con un sound già definito prima di varcare la soglia di Safe Port Production, lo studio/label di Leo Pusterla (Terry Blue) che, con questo nuovo lavoro, si conferma produttore con una visione e una direzione chiare.

Belle cose succedono nella Svizzera italiana.

54:55

Hus-Band

Local Heroes 08.03.2025, 15:00

  • RSI - Rete Tre

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