Società

Archivi del Novecento 2024

Il ciclo di incontri RSI inizia a Basilea e continua all’USI e allo Studio 2 RSI

  • 28.02.2024, 11:43
  • 28.02.2024, 11:57
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Di: Massimo Zenari 

Da Platone all’Illuminismo e oltre, al senso della vista si è spesso attribuita la capacità di rappresentare un pensiero immune da particolari errori o distorsioni. Eppure, oggi conosciamo bene, grazie a filosofi, psicologi e sociologi, la presenza pervasiva di quello che ormai siamo abituati a chiamare bias cognitivi, distorsioni di prospettiva che rendono assai difficoltosa ogni forma autentica di comunicazione, basata sull’ascolto delle ragioni altrui e su un patteggiamento costruttivo delle opinioni. Affidarsi alla propria visione del mondo, dunque, non garantisce alcuna imparzialità: accade anzi, molto spesso, il contrario, soprattutto da quando le nuove tecnologie hanno impresso una formidabile accelerazione all’interazione sociale. Oltre a ciò, si è aggiunta una forte esigenza di rettifica delle altrui credenze, sanzionando o addirittura rimuovendo tutte le espressioni che non risultano conformi alla nostra idea di politicamente corretto.

La nuova edizione di Archivi del Novecento, frutto dell’ormai lunga collaborazione tra l’Istituto di studi italiani dell’USI, la RSI e i suoi Archivi, declinerà questo tema in quattro incontri, dedicati da una parte al ruolo degli Archivi RSI nell’epoca dei social media e della cancel culture, e dall’altra alle immagini che, reciprocamente, Svizzera e Italia hanno recepito e proiettato l’una dell’altra, in un contesto che ha visto la definizione della propria identità realizzarsi attraverso le analogie, le differenze e un processo di integrazione anche conflittuale.

Sarà proprio il primo incontro la grande novità dell’edizione 2024, che, per iniziativa del Forum per l’italiano in Svizzera si svolgerà, per la prima volta, oltre Gottardo, nell’Università di Basilea. Ospiti della serata, il 29 febbraio, Matilde Gaggini Fontana, autrice per Casagrande di “Un’ora per voi”. Storia di una TV senza frontiere, e Nelly Valsangiacomo, che per l’occasione presenterà al pubblico il volume collettivo Italianità plurale, appena uscito da Dadò.
Da consuetudine, gli altri appuntamenti si terranno a Lugano, nell’Auditorium dell’USI e a Besso, nello Studio 2 RSI: l’11 marzo si dialogherà su L’Italia vista dalla Svizzera, con Stefano Prandi e Fabio Pusterla; il 18 marzo su Come ci guarda il passato: cosa comporta l’apertura degli archivi e il confronto con le sensibilità, le convenzioni, i modi di esprimersi e di guardare che cambiano nel tempo, con Olmo Giovannini e Vincenzo Matera; il 25 marzo su La Svizzera vista dall’Italia, con Marco Maggi. Tutti gli incontri, come sempre aperti al pubblico, inizieranno alle 18 e saranno condotti da Massimo Zenari di Rete Due.

Le scorse edizioni di Achivi del Novecento

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