Società

La resurrezione di Elvis Presley

Il Re del Rock and Roll tornerà in vita grazie all’AI: continua il dibattito sul futuro dell’industria musicale

  • 11.01.2024, 12:16
  • 14.01.2024, 11:59
Elvis Presley

Elvis Presley nel video "Jailhouse Rock"

  • Keystone
Di: Simona Rodesino 

Elvis Presley torna in vita. O quasi. Succederà il prossimo autunno, quando lo show Elvis Evolution partirà in tour in diverse città del mondo. Sono già in programma Londra, Las Vegas, Tokyo e Berlino. Tutto questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale, che ancora una volta è in grado di sfocare le linee tra realtà e finzione. E qui, entra in gioco una questione che non è mai stata più attuale e dibattuta: l’influenza che l’AI sta avendo sul mondo. In questo caso, proprio sull’industria musicale, sull’entertainment e gli spettacoli dal vivo.

Il mito di Elvis Presley è senza tempo e attraversa le generazioni. Una chimera da inseguire, un ‘eco che risuona instancabile. Milioni di persone lo conoscono, lo imitano, cantano e suonano le sue canzoni, non facendole mai tramontare. Il suo stile, la sua presenza scenica, la sua voce, le sue “moves” e il suo carisma sono unici e, per molti, irripetibili. L’artista statunitense, nato a Tupelo -nel Mississippi- l’8 gennaio 1935, ha scritto una pagina indelebile di storia della musica: 24 anni di carriera in cui si stima abbia venduto oltre 1 miliardo di dischi nel mondo. Tra i primi ad aver aperto la strada a una nuova forma di musica, fondendo il rhytm and blues afroamericano con il country. Anche i documentari e i film che raccontano la sua vita e contribuiscono a portare avanti il suo mito sono moltissimi. Citiamo i recenti Priscilla di Sofia Coppola ed Elvis di Baz Luhrmann.
Ecco, questi sono solo alcuni dei motivi per i quali assistere a uno show di Elvis, per chi ne ha avuto la possibilità, deve essere stata un’esperienza senza paragoni.

A 47 anni dalla morte di Presley, la tecnologia ha dunque permesso di creare un concerto immersivo- creato con l’AI e gli ologrammi- per riportare in qualche modo in vita uno dei più grandi artisti e showman mai esistiti. Elvis Evolution è uno spettacolo sviluppato dall’azienda britannica specializzata in esperienze immersive “Layered Reality” in collaborazione con Authentic Brands Group, che amministra il brand dell’artista. Il re del rock and roll sarà riprodotto a grandezza naturale al centro di uno show altamente tecnologico che utilizza l’AI, la realtà aumentata, gli effetti multisensoriali e ancora video e foto d’archivio. E poi, ricordiamoci che Elvis non si è mai esibito al di fuori degli Stati Uniti, ad eccezione di alcuni concerti in Canada alla fine degli anni ‘50. Questo tour, invece, valicherà quei confini.

Va detto che un esperimento simile è stato fatto nel 2022 con gli ABBA, tramite lo spettacolo ABBA Voyage. I 4 componenti del celebre gruppo svedese sono stati trasformati in avatar grazie al lavoro di “Industrial Light & Magic” di George Lucas, che li ha fatti precedentemente esibire indossando speciali tute con sensori. L’ operazione ha permesso di creare la loro versione digitale, rappresentando i cantanti sul palco con l’aspetto che avevano negli anni ‘70. Il risultato è incredibile.

Per quanto la tecnologia che avanza permetta cose prima impensabili come queste, forse il punto in tutto ciò è che gli artisti in carne ed ossa-in questo caso Elvis e gli ABBA- non ci saranno per davvero. Dove va quindi a finire lo scambio umano tra artista e pubblico? Dove si colloca lo spazio all’improvvisazione, agli sbagli, ai guizzi spontanei e al sudore, in un concerto così strutturato e preimpostato?

È innegabile, il mondo dell’intrattenimento e degli spettacoli dal vivo sta cambiando. Gli show evolvono grazie all’utilizzo di visual ed effetti speciali. L’esempio dell’arena The Sphere a Las Vegas, dotata di 15’000 metri quadrati di schermi led, è eclatante. L’AI poi, sta portando il tutto a un livello ancora superiore e non sembra rallentare. Oltre al suo impiego negli spettacoli, può essere sfruttata in diversi modi all’interno dell’industria musicale. Per esempio, creando nuove canzoni dal nulla oppure recuperando voci dal passato per dare vita a brani inediti. È il caso di Now and Then, singolo postumo dei Beatles che riporta alla luce la voce di John Lennon.

14:05

John Lennon restaurato dall’IA: nuove opportunità nell’elaborazione audio su computer

RSI Il Disinformatico 10.11.2023, 08:30

L’intelligenza artificiale è anche in grado di simulare lo stile o la voce di artisti esistenti. Pensiamo al caso di Heart on My Sleeve, un pezzo uscito la scorsa primavera su Spotify e sui social che ha rappresentato un punto di svolta significativo. La canzone, grazie all’aiuto dell’AI, riproduce un featuring tra Drake e The Weeknd, mai avvenuto nella realtà. Qui si sollevano dunque interrogativi sui diritti d’autore e la regolamentazione di questo strumento.

Se si cerca di tratteggiare i bordi e definire i contorni del contesto in cui si inseriscono industria musicale e AI, è facile rendersi conto che la questione è in divenire e in costante trasformazione. Nuove frontiere vengono abbattute, una dopo l’altra, a un ritmo incalzante. In ballo ci sono nuove opportunità- creative, di espressione, di sublimazione del concetto di spettacolo-ma anche rischi e derive. Come in molti altri ambiti in cui l’AI si sta manifestando, anche in quello della musica si sta cercando di capire dove ci porterà tutto questo. Quello che è certo è che siamo solo all’inizio.

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