Letteratura

Pippi Calzelunghe compie 80 anni

Simbolo di indipendenza e autodeterminazione, la bimba ribelle continua ad affascinare le giovani generazioni

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Pippi Calzelunghe
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Di: ANSA/Red. 

Compie 80 anni Pippi Calzelunghe, la prima bambina ribelle della letteratura, che ha insegnato ai ragazzi e alle ragazze di mezzo mondo a essere indipendenti e a credere in se stessi.

Fenomeno da oltre 70 milioni di copie nel mondo, per festeggiarla arriva in libreria una nuova edizione di “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren, con la prefazione di Elisabetta Gnone, pubblicato da Salani.

«Un tempo avevo paura di rimanere in casa da sola, ma ora non più, perché Pippi è con me» ha scritto ad Astrid Lindgren una bambina giapponese. Pippi Calzelunghe è tradotto in 80 lingue, di cui l’ultima dell’elenco è lo zulu. È una compagna forte, allegra, furba e ricchissima: vive sola a Villa Villacolle e non ha paura di niente. Sta benissimo anche senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere, che non servono a nulla se non si è veramente generosi. E Pippi, lo è.

Nata nel 1907 a Vimmerby, nella campagna meridionale della Svezia, Lindgren ha avuto nel padre un esempio ideale di narratore orale, scanzonato e fantasioso. Quando nel 1944 Astrid Lindgren finiva di scrivere Pippi Calzelunghe provocò in Svezia un profondo rivolgimento di costumi e grande scandalo fra i benpensanti. Molte delle ragazze che alla fine degli anni Sessanta parteciparono ai movimenti studenteschi, dichiararono di essersi ispirate a Pippi.«Prima e dopo Pippi, questo è il nuovo criterio di datazione per la moderna letteratura per l’infanzia» ha affermato Bianca Pitzorno.

Se il libro compie 80 anni, la serie televisiva è del 69: sono solo 13 episodi. Li abbiamo visti e rivisti, e il viso quella bambina ribelle è entrato nell’immaginario collettivo. Simbolo di forza (capace di sollevare i cavalli a mani nude), di autonomia, di anticonformismo, di indipendenza, Pippi è una figura sovversiva, una bambina libera e anarchica che sfida le regole del mondo degli adulti.

Sull’inarrivabile originalità di Pippi Calzelughe Lucia Bertoglio ha raccolto l’opinione della scrittrice Ilaria Gaspari:

«Pippi Calzelunghe è stata amatissima fin da subito dai bambini e dalle bambine, li ha conquistati immediatamente. Ha avuto invece un po’ di difficoltà a imporsi nel mondo degli adulti. Nel senso che questo libro è talmente scandaloso, non nel senso che la protagonista è così libera, che ha rivoluzionato la letteratura per bambini, un genere che all’epoca “doveva” essere in qualche modo edificante (non a caso ci furono dei veri e propri scandali in Svezia, dove il libro uscì per primo, e poi nel resto del mondo).

La cosa interessante di Pippi Calzelunghe è che la sua libertà e ribellione continuano a parlarci anche attraverso tutte le metamorfosi che ha subito. Le giovani donne che negli anni ‘60 e ‘70 animano i movimenti femministi sono giovani donne che da bambine hanno letto Pippi Calzelunghe. C’è stato un influsso di Pippi sul senso di cosa sia la libertà, di cosa sia l’indipendenza (che è innanzitutto un’indipendenza di giudizio). Pippi incarna la forza di autodeterminazione, una forza che Pippi conserva ancora oggi, a 80 anni di distanza, senza mai smettere di essere in qualche modo attuale. Il suo messaggio (che non è un messaggio moralistico, non è un messaggio edificante) è una cosa che la differenzia da quasi tutta la letteratura per l’infanzia, per la prima infanzia, la preadolescenza e l’adolescenza.

Pippi non ti dice mai cosa devi essere e questa cosa la rendeva unica allora, ma la rende unica anche oggi, visto che ancora oggi persiste l’idea che ci siano dei valori che vanno trasmessi attraverso la narrativa per i più piccoli. Pippi semplicemente insegna a pensare con la propria testa».

Ilaria Gaspari, scrittrice

11:27

Pippi Calzelunghe compie 80 anni

Alphaville 24.04.2025, 11:30

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  • Marco Pagani

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