Con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della salute del cervello in tutte le fasi della vita e mettere in campo strategie di prevenzione e cambiamento, è stato avviato il Piano svizzero per la salute cerebrale 2023-33, fra i primissimi a livello mondiale.
Il piano è presieduto dal professor Claudio Bassetti, primario del reparto di neurologia dell’Inselspital e decano della Facoltà di medicina di Berna.
Il Piano svizzero per la salute del cervello implementa la visione della Strategia EAN per la salute del cervello, lanciata dall’OMS e dall’EAN nel 2022.
“Sono pienamente consapevole dell’impatto dei disturbi cerebrali, in quanto ho dovuto combattere, da bambina, contro una MAV*, affrontando il carico emotivo di questo tipo di diagnosi. È necessario promuovere la consapevolezza e adottare un approccio prioritario per la salute pubblica, a supporto di persone come me. Collaboriamo insieme per valorizzare il ruolo dei pazienti, degli assistenti e delle organizzazioni, a favore di una società più sana”.
(Luana Deva, paziente: Testimonial della brochure informativa del kick-off meeting)
Il nostro cervello è essenziale per la salute, il benessere, la creatività e la produttività, sia come individui che come società. Tuttavia, i disturbi cerebrali - che includono condizioni neurologiche e psichiatriche/mentali quali ictus, demenza, epilessia, depressione, ansia, abuso di sostanze, cefalea, disturbi del sonno - colpiscono oltre il 50% della popolazione.
Inoltre, i disturbi cerebrali non sono solo molto frequenti, ma anche fonte di enormi sofferenze per gli individui e le loro famiglie, oltre a rappresentare un crescente onere economico per l’intera comunità.
Il ruolo cruciale del cervello per la nostra vita e l’elevato carico di disturbi cerebrali contrastano con l’assenza quasi universale di strategie per promuovere la salute del cervello e prevenire i disturbi cerebrali.
Con il Piano svizzero per la salute del cervello (SBHP), il nostro Paese ha la possibilità di essere tra i primi ad adottare soluzioni concrete per valorizzare, promuovere e proteggere il cervello lungo tutto l’arco della vita.
Per affrontare questa enorme sfida, è necessario aumentare la consapevolezza, l’educazione, la ricerca, ma anche promuovere un nuovo approccio integrato alla salute pubblica e una maggiore responsabilizzazione dei pazienti.