musica pop

Trent’anni di Spice Girls

Nel Regno Unito francobolli e festeggiamenti per il gruppo nato nel 1994

  • 12.01.2024, 05:54
  • 16.01.2024, 10:35
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GB: un francobollo per le Spice Girls

RSI New Articles 12.01.2024, 11:01

  • Imago
Di: Chiara Fanetti 

È il 1996 e cinque ragazze inglesi fanno irruzione in un palazzo aristocratico di Londra cantando, ballando, salendo sui tavoli e scompigliando i capelli di camerieri in livrea e donne in pelliccia. Quello che chiedono - a chi le sta ascoltando attraverso le televisioni di mezzo mondo in un videoclip musicale diventato poi leggendario - è solo di essere accettate per quello che sono: giovani donne che amano divertirsi e stare con gli amici, persone che hanno necessità e che non hanno timore di esprimerle, ragazze che da un partner esigono rispetto, azione, pazienza, apertura e sincerità.

Il singolo “Wannabe” delle Spice Girls viene pubblicato il 26 giugno del 1996 e arriva istantaneamente in cima alle classifiche di 32 paesi. Risultati ad oggi impensabili per chiunque, anche per un colosso come Taylor Swift, con un’industria discografica e una distribuzione musicale sempre più frammentata tra le piattaforme. Ma quelli erano gli anni ’90, il supporto dominante era il Compact disc, MTV era un megafono globale e un’intera generazione aspettava il prossimo fenomeno di massa.

Nato nel 1994 come un progetto musicale dichiaratamente studiato a tavolino per dare una risposta femminile all’ondata di boy-band (Take That, Boyzone e affini), le Spice Girls diventano subito una macchina per fare soldi e un fenomeno globale. Il disco d’esordio è composto da hit gigantesche come “2 Become 1” o “Say You’ll Be There”; ogni canzone diventa un video di successo; si perde presto il conto dei loro sponsor e fanno addirittura un film. La loro corsa inarrestabile si arricchisce poi di un motto facile ed efficace, “Girl Power”: una semplificazione di un concetto ben più ampio e strutturato - ereditato dal femminismo, dai movimenti del ’68 e dalla sottocultura delle riot grrrl e del punk - che con la loro fama diventa però così capillare e accessibile da rappresentare per molte ragazze il primo contatto con un pensiero di parità ed emancipazione.

Il marchingegno collassa su se stesso nel 2000, prima perdendo una delle componenti più carismatiche, Geri Halliwell, in seguito con lo scioglimento dell’intera formazione. Ognuna percorrerà poi una carriera solista seguendo diverse vie dello showbusiness, alcune con più successo di altre.

Le Spice Girls sono durate una manciata di anni ma in un lasso di tempo piuttosto contenuto hanno lasciato un segno che viene troppo spesso minimizzato. Le stesse ragazze che le hanno ascoltate durante le scuole medie sono diventate le donne che hanno marciato per il movimento #metoo. Le star che oggi vengono pagate cifre esorbitanti per apparire in prima pagina con il pancione possono ringraziare Victoria Adams (ora Beckham) e Mel B, che dai tabloid inglesi furono insultate per essersi esibite sul palco quando aspettavano i loro rispettivi primi figli.

Le statue vanno certamente erette per altri modelli ma nel campionato del mainstream le Spice Girls hanno rappresentato una prima proposta pop – anticipata solo da poche eccezioni, come Madonna – che ha portato alle masse un modello di femminilità variegato e multiforme, emancipato nel modo di comportarsi, vestirsi, truccarsi, che voleva ottenere successo alle proprie condizioni e con le proprie idee.

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