Società

Viaggio nelle divise della Nati tra design, sport e storia

Magliette incredibili della Nazionale svizzera e dove trovarle

  • 15 giugno, 07:59
  • 15 giugno, 10:20
Nati 2006
Di: Pablo Creti

La prima maglia del 1934

La prima partecipazione della squadra elvetica in competizioni ufficiali internazionali risale al 1934 e si tratta dalle seconda Coppa del Mondo Jules Rimet che si disputa in Italia in pieno periodo fascista. La squadra di casa vincerà il trofeo davanti agli occhi di Benito Mussolini. Per la Nazionale rossocrociata il cammino si interruppe ai quarti di finale contro l’Olanda, risultato che rimane il migliore in ambito Mondiali, eguagliato, come piazzamento generale, agli Europei del 2021, a distanza di quasi un secolo. Quella maglietta rossa con la croce bianca ben visibile sul petto e lo scollo a V con il laccetto è un’immagine assolutamente di culto, superata, forse, solamente dalla coppola indossata dal portiere Séchehaye.

SVIZZERA 1934

L’incredibile pareggio del 1950 con il Brasile

La prima edizione della Coppa del Mondo dopo la II Guerra Mondiale si tenne nel 1950 in Brasile, con una nazione in fermento e sicura di poter vincere in tutta tranquillità. Non andò così, visto che la squadra verdeoro si arrese all’Uruguay (che vinse il suo secondo titolo) gettando nella disperazione un Paese intero. Nei gironi, anche la piccola Svizzera si era permessa di fermare il (non ancora così) grande Brasile con un 2 a 2 in cui a spiccare fu una doppietta del leggendario calciatore elvetico Jacques Fatton.

JACQUES FATTON

La prima con il nome dietro a USA ‘94

La Svizzera è a pieno titolo nella storia del calcio anche per un piccolo grande cambiamento di costume che fece la sua prima comparsa nei “mondiali americani” del 1994. Se oggi, infatti, siamo abituati a vedere nome e numero dei giocatori sulle magliette di calcio, prima di quel Campionato del Mondo i calciatori indossavano divise con indicato solamente il numero assegnatogli. Fu nella partita di apertura, che vide i rossocrociati pareggiare con la Nazionale a stelle e strisce, che le divise per la prima volta indicarono numero e (cog)nome dei calciatori. Quella maglietta della Svizzera, targata Lotto, nel suo rosso tinta unita più classico, con quei numeroni quadrati, rimane ancora una delle più apprezzate dagli appassionati di divise calcistiche.

SVIZZERA USA '94

La protesta del 1995 contro Jacques Chirac

Nel ‘95, in pieno periodo qualificazioni per l’Europeo del 1996, Jacques Chirac, allora Presidente francese, annunciò l’inizio di una serie di esperimenti nucleari nel Pacifico. Una decisione contro cui si alzarono diverse voci in tutto il mondo. Anche la Nazionale svizzera volle unirsi alla protesta e durante un match contro la Svezia i giocatori rossocrociati si presentarono con uno striscione su cui campeggiava la scritta “Stop it, Chirac”. Un gesto molto forte considerato anche il fatto che lo schierarsi politicamente era (ed è ancora) un qualcosa di molto raro nel mondo del calcio.

SVIZZERA STOP IT CHIRAC

"Chirac, fermati": la protesta della Nati contro gli esperimenti nucleari

RSI Shared Content DME 10.08.2020, 11:00

La prima partecipazione agli Europei nel ‘96

La Nati si presenta per la prima nella sua storia agli Europei nel 1996 in Inghilterra. A scuotere la nazione è il cosiddetto “affaire Knup-Sutter”: dopo l’esonero di Roy Hodgson, accasatosi nel frattempo all’Inter, sulla panchina rossocrociata arriva il portoghese Artur Jorge che decide, inspiegabilmente, di lasciare a casa le due stelle della Nazionale Adrian Knup e Alain Sutter. Per tutta la Svizzera italiana rimane indelebile, però, l’esultanza del “nostro” Kubi dopo aver trasformato un calcio di rigore nella partita inaugurale contro l’Inghilterra, fissando il risultato sull’1 a 1.

Le magliette strappate a Euro 2016

A Euro 2016, la Svizzera si presenta griffata Puma, con una divisa che alterna il classico dei colori all’iper moderno dei materiali tecnici con cui è realizzata. Ma qualcosa va storto e per le magliette dei giocatori elvetici è, letteralmente, uno strappo dietro l’altro al minimo contatto con gli avversari. “Speriamo che Puma non produca anche preservativi” ebbe modo di dire Shaqiri.

MAGLIETTE STRAPPATE SVIZZERA

Il “verde” di Euro 2021

Una storia, quella della Svizzera agli europei, piena di promesse non mantenute e occasioni mancate. Sembrava così anche a Euro 2021, il primo dopo il Covid, dove la Nazionale rossocrociata si trovava con un misero punto dopo le prime due partite nel girone (pareggio con il Galles e netta sconfitta con l’Italia). La storica cavalcata della Svizzera, però, inizia contro la Turchia battuta nettamente per 3 a 1, per poi ritrovarsi ad affrontare la favoritissima Francia negli ottavi. Dopo l’illusione dell’1 a 0 per i rossocrociati con un rigore trasformato da Rodriguez arriva la doccia fredda: improvvisamente la Francia prende il pallino del gioco e passa in vantaggio per 3 a 1 a pochi minuti dal termine della partita. Qui succede l’inimmaginabile: la Nati ribalta il risultato prima con Seferovic e poi con il ticinese Gavranovic. Il destino sancisce che sarà lotteria dei rigori. All’ultimo tiro Yann Sommer si trova di fronte nientemeno che Kylian Mbappè, ma il portiere rossocrociato non si lascia ipnotizzare e neutralizza il rigore. Gioia incontenibile, corsa sotto gli spalti e nazione in tripudio. La Svizzera dovrà poi arrendersi ai quarti (miglior risultato di sempre agli Europei) alla Spagna (non senza combattere). Ma nell’immaginario di tutti gli svizzeri rimarrà impresso quel verde acceso della divisa di Yann Sommer che vola tra i pali, para ed esulta inseguito dai compagni.

YANN SOMMER RIGORE

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