Ricorrenze

L’apologia della storia di Marc Bloch

Ripubblicato il testamento intellettuale dello storico francese, nell’ottantesimo anniversario della sua morte

  • 23 agosto, 08:00
  • 23 agosto, 08:05
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Marc Bloch

Di: Mattia Pelli/Red
Bloch è convinto che anche lo storico, che fa attivamente ricerca scientifica specialistica dialogando con i suoi interlocutori studiosi, deve però essere in grado di parlare anche agli studenti e al grande pubblico. 

Michele Nani

Ottanta anni fa, il 16 giugno del 1944, moriva ucciso per mano nazista Marc Bloch. Lo storico francese, partigiano, promotore a inizio ‘900, insieme a Lucien Febvre, di un approccio innovativo che rivoluzionò la storiografia francese e mondiale. A due mesi di distanza dall’ottantesimo anniversario della sua morte torniamo a riflettere sulla figura di Bloch, in occasione di un’importante iniziativa editoriale: la ripubblicazione di Apologia della storia o mestiere dello storico (Apologie pour l’histoire ou Métier d’historien, Parigi, Armand Colin, 1949) quella che è la sua ultima opera. Una riflessione sul fare storia, considerata un po’ come il suo testamento intellettuale e spirituale.
Un saggio rimasto incompiuto, pubblicato postumo per la prima volta nel 1949 e che oggi vede la luce, per la casa editrice Feltrinelli, in una nuova veste filologica, per la cura di Massimo Mastrogregori.
Su questo libro, sull’importanza della lezione di Marc Bloch e sulla sua eredità, Mattia Pelli ha riflettuto, in Alphaville, con lo storico Michele Nani, che al volume ha dedicato una recensione apparsa sul quotidiano Il Manifesto.

"Apologia della storia o Mestiere dello storico" di Marc Bloch, Feltrinelli Editore (dettaglio di copertina)

"Apologia della storia o Mestiere dello storico" di Marc Bloch, Feltrinelli Editore, 2024

  • www.feltrinellieditore.it

Michele Nani è storico dell’età contemporanea. Si è occupato di storia del razzismo, storia delle migrazioni, storia della cultura del Novecento italiano. È ricercatore del CNR, il Consiglio nazionale delle ricerche ed è tra i fondatori della Società Italiana di Storia del lavoro. Dopo la prima edizione del ‘49 Apologia della storia viene ripubblicato nel ‘93. Questa terza edizione per Feltrinelli però si presenta in una nuova veste più corposa, aumentata di circa un terzo rispetto alle precedenti.

«È una nuova edizione a tutti gli effetti e tra l’altro è una nuova edizione che rappresenta un unicum nel panorama internazionale, perché esiste solo in italiano questa versione, diciamo così, filologicamente restaurata. Dobbiamo a Massimo Mastrogregori, uno dei massimi esperti su scala mondiale, un lavoro certosino sui manoscritti e gli editi, e naturalmente inediti, sul carteggio dell’opera di Bloch che ha permesso di confezionare una nuova proposta. Perché a questo punto oltre alla correzione di un numero non indifferente di errori che figuravano nelle precedenti edizioni il “manoscritto interrotto” - come è stato chiamato - dell’opera Apologia della storia è stato in qualche modo completato seguendo le indicazioni che aveva lasciato Bloch. Una sorta di indice ragionato della seconda parte di questo libro, colmando con estratti dai manoscritti, da appunti, da carteggi e da opere edite degli anni precedenti. Brani che permettono di immaginare come avrebbe potuto essere questo libro. E a questo punto abbiamo forse la versione più completa ed esauriente per il lettore odierno di questo, che è stato giustamente definito, il testamento intellettuale e per certi versi anche politico dello stesso Bloch».

Qui di seguito l’intervista integrale – ad Alphaville – di Mattia Pelli a Michele Nani.               

Apologia della storia

Alphaville 13.08.2024, 11:45

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