Storia

Operazione marcia su Roma

Un documentario sulla manifestazione eversiva che portò al ventennio fascista in Italia, da vedere in streaming su Play RSI

  • 1 giugno, 12:21

Operazione: marcia su Roma

DOC 16.05.2024, 23:25

«Roma o morte» è l’urlo delle milizie fasciste che da ogni angolo d’Italia convogliano sul Lazio e il 28 ottobre 1922 marciano sulla capitale.
Cosa succede in quei giorni a Roma? Come le fonti narrano quei fatti?
La marcia su Roma è il momento che la Storia ci ha consegnato come l’inizio del regime fascista in Italia. Vent’anni di terrore e violenza tesi a soffocare i valori fondanti della democrazia italiana. Non va dimenticato che la marcia fascista sulla capitale fu tra l’altro di ispirazione in Germania per la salita al potere del nazismo.

La marcia su Roma, ricordata in un giorno specifico, fu in realtà una strategia di occupazione, un’operazione che durò diversi giorni: un piano di conquista della capitale ideato e messo in atto da Benito Mussolini, capo e fondatore del Partito Nazionale Fascista e dalle sue truppe paramilitari.
L’operazione, che porta alla nomina di Benito Mussolini alla carica di Primo ministro e all’avvio del suo regime totalitario da Duce. Le circostanze che sono all’origine di questo evento chiave della storia contemporanea europea e mondiale hanno ancora dei contorni vaghi e ambigui. Un secolo dopo, molte domande sono ancora senza risposte e il dibattito tra gli studiosi è più che mai aperto.


Il documentario Operazione marcia su Roma, di Valentino Misino, sceglie di ripercorrere quei fatti seguendo le tracce lasciate da due giovani che hanno partecipato attivamente alla marcia fascista. Sono Ines Donati, attivista e studentessa d’arte e Ernesto Alvino, giovane corrispondente della città di Lecce per il giornale fascista Il Popolo d’Italia. Due giovani il cui patriottismo, che trova nell’appartenenza al partito fascista le risposte alle delusioni sorte dalla crisi nella quale sprofonda l’Italia dopo la Grande Guerra, li porta a partecipare alla conquista violenta del potere di quei giorni romani. «Entrambi hanno vent’anni. Il loro ideale rivoluzionario ha appena trionfato: il fascismo, infatti, ha occupato Roma con la forza. Eppure, appena tre giorni prima, queste stesse camicie nere attendevano impotenti sotto la pioggia, bloccate alle porte chiuse della capitale, mentre Benito Mussolini otteneva l’incarico di Primo Ministro grazie ad un’abile negoziazione politica, condotta dietro le quinte» Valentino Misino, regista del documentario.

La chiave per capire l’avvio del ventennio fascista in Italia sta tutta nell’uscita dalla Grande Guerra, come sostiene Marie-Anne Matard- Bonucci, docente di Storia Contemporanea all’Università di Parigi 8: «L’Italia incontra grandi difficoltà nel riconvertire l’economia di guerra in economia di pace. Ciò scatena gli scioperi, che sono movimenti di occupazione di fabbriche e anche movimenti contadini. [...] La violenza non è solo una cosa che va da sé ma è anche una cosa estremamente positiva. Non c’è alcuna disapprovazione morale e dunque l’identità morale del fascismo è quella di essere un partito armato»

Valentino Misino, regista, produttore e attore, è attivo tra Los Angeles, Parigi e Roma. Collaboratore di Luce Cinecittà per il Festival del cinema italiano di Los Angeles, Cinema Italian Style, ha conseguito un Master in regia e produzione presso la prestigiosa USC School of Cinematic Arts di Los Angeles

Operazione marcia su Roma (Italia, 2022)
Regia: Valentino Misino
Durata: 51’

Ti potrebbe interessare