Storia

Quando imparammo la paura: il dramma delle donne di Auschwitz

Per molte donne deportate nei campi di concentramento il prezzo della sopravvivenza fu la sterilizzazione

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28:02

Il dramma delle donne di Auschwitz

Laser 23.01.2025, 09:00

  • Keystone
Di: Red./Riccardo Michelucci 

Per molte donne deportate nei campi di concentramento il prezzo della sopravvivenza fu la sterilizzazione. Oltre alle violenze, alle privazioni e alle umiliazioni molte di esse furono costrette a subire mostruosi esperimenti medici che avrebbero segnato i loro corpi per sempre.

Nel suo ultimo libro “Quando imparammo la paura. Vita di Laura Geiringer, sopravvissuta ad Auschwitz” lo storico Frediano Sessi, uno dei massimi esperti dell’universo concentrazionario nazista, fa luce su un capitolo a lungo misconosciuto della Shoah, sul quale non erano stati finora pubblicati studi di rilievo in italiano: quello delle donne sottoposte ai cosiddetti trattamenti sperimentali dal professor Carl Clauberg.

Una di esse era Laura Geiringer, una ragazza triestina – ebrea battezzata – che finì ad Auschwitz con tutta la sua famiglia e alla fine fu l’unica dei suoi parenti a salvarsi. Dopo la liberazione del campo rimase ricoverata per mesi nell’infermeria del lager insieme ad altre donne che, come lei, erano state sottoposte a esperimenti sulla sterilità femminile. Tornata a casa scelse di ricominciare a vivere ma il veleno di Auschwitz non le dette scampo.

Il ritorno a casa per lei, come per molte donne, non è stato un momento di liberazione. La vergogna e il disgusto per quanto subito la spingono a tacere: chi mai le crederebbe? Unico sfogo per sfuggire al ricordo degli orrori vissuti è un diario di memorie, a cui affida i suoi pensieri. Grazie a quelle parole, a nuovi documenti e a testimonianze inedite, Frediano Sessi ricostruisce la tragica storia di Laura e della sua famiglia, dalla serenità dell’infanzia all’ignominia delle leggi razziali; dalla tentata fuga a Gruaro alla detenzione a Venezia; dal tragico trasferimento ad Auschwitz sul medesimo convoglio di Primo Levi al tentativo di riprendere, dopo la liberazione, un’impossibile normalità.

Accanto alle storie sia degli aguzzini sia delle compagne che con lei hanno condiviso torture e vessazioni, emerge con forza in queste pagine il desiderio di resistere con ogni mezzo al male assoluto.

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Il dramma delle donne di Auschwitz

Laser 23.01.2025, 09:00

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