L’agricoltura rappresenta uno dei settori più importanti e distintivi del Paese, custode delle tradizioni culturali e del peasaggio. In Svizzera l’agricoltura impiega il 36% della superficie del Paese, ma a differenza dei Paesi confinanti, l’agricoltura elvetica si distingue nella conduzione da parte di piccole aziende a conduzione famigliare. L’agricoltura elvetica impiega 160’000 persone in 48’000 aziende agricole da 22 ettari l’uno, in media, generando annualmente una decina di miliardi CHF, meno dell’1% del prodotto interno lordo (PIL) svizzero. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, l’agricoltura svizzera produce oltre la metà degli alimenti consumati nel Paese, contribuendo significativamente all’approvvigionamento nazionale.
Agricoltura intensiva o estensiva?
L’agricoltura intensiva massimizza la produzione per unità di superficie utilizzando tecniche avanzate come potenti macchinari, fertilizzanti chimici, pesticidi e irrigazione meccanizzata. Questo metodo aumenta la resa, ma può causare inquinamento, erosione del suolo e perdita di biodiversità. Seppur la Confederazione si impegna per la promozione della biodiversità, non è stato possibile arrestare la perdita di biodiversità. D’altro canto il costo del prodotto agro-alimentare finale è più accessibile al consumatore finale.
L’agricoltura estensiva, invece, impiega grandi aree di terra con un uso limitato di input chimici, favorendo pratiche tradizionali e rotazione delle colture. Sebbene la resa per unità di superficie sia inferiore, questo approccio è più sostenibile, con minore impatto ambientale e conservazione della biodiversità. Negli ultimi 20 anni, tramite diversi sistemi di incentivi, lo Stato ha incoraggiato sempre più più agricoltori a passare dallo sfruttamento intensivo dei terreni a quello estensivo. Oggi un’azienda su sei è biologica.
Le pratiche estensive riflettono un rispetto per le risorse agricole, ad esempio attraverso la rotazione delle colture che danno il giusto tempo al terreno di rigenerarsi, permettendo un utilizzo sostenibile sul lungo periodo.
Tipi di agricoltura sostenibili
È importante notare che la Svizzera è all’avanguardia nell’agricoltura biologica rispetto ai suoi vicini. Il Cantone dei Grigioni ha una delle maggiori percentuali di produzione biologica in Europa. Secondo il Prof. Dr. Debonne, della Vrije Universiteit di Amsterdam, c’è un cambiamento verso un’agricoltura che valorizza biodiversità e paesaggi su tutto il continente.
In Svizzera, ogni cinque agricoltori anziani (> 55 anni) c’è un giovane (< 35 anni), mentre in Portogallo e Spagna il rapporto è 15 a 1. Queste cifre sono rilevanti perchè i giovani agricoltori, solitamente, sono più aperti ai metodi sostenibili.
Nel mondo dell’agricoltura estensiva ci sono molte tipologie di tecniche che spesso troviamo anche in etichetta sui prodotti che scegliamo quando facciamo la spesa. In Svizzera si manifesta in diverse forme, tra cui l’agricoltura integrata, biologica, biodinamica e la permacultura:
- l’agricoltura integrata combina le pratiche convenzionali con metodi biologici, cercando di minimizzare l’uso di prodotti chimici attraverso il controllo biologico dei parassiti e una gestione più sostenibile delle risorse;
- l’agricoltura biologica evita l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, favorendo invece pratiche come la rotazione delle colture e l’uso di compost naturale;
- l’agricoltura biodinamica, simile a quella biologica, aggiunge pratiche come l’uso di preparati vegetali e minerali per migliorare la salute del suolo e delle piante;
- l’agricoltura integrata combina le pratiche convenzionali con metodi biologici, cercando di minimizzare l’uso di prodotti chimici attraverso il controllo biologico dei parassiti e una gestione più sostenibile delle risorse;
- la permacultura, promuove sistemi agricoli che imitano gli ecosistemi naturali, con un’enfasi sull’autosufficienza e la sostenibilità, si tende addirittura ad evitare l’irrigazione artificiale;
In termini di produzione, la Svizzera è rinomata per i suoi prodotti lattiero-caseari, in particolare formaggi come l’Emmental e il Gruyère, che rappresentano una parte significativa dell’export agricolo. La produzione cerealicola include principalmente frumento e mais, utilizzati sia per il consumo umano che per l’alimentazione animale. È aumentata notevolmente la superficie devolta alla soia, registrando un’impressionante aumento del 30% in un anno, sull’arco degli ultimi dieci anni la sua superficie è quasi triplicata. Altri alimenti di rilievo sono le patate, la frutta (soprattutto mele e pere) e il vino, con vigneti che si estendono principalmente nelle regioni del Vaud, Vallese e Ticino.
L’agricoltura in Svizzera: sempre più donne si avvicinano all’attività agricola
Le donne giocano un ruolo sempre più centrale nell’agricoltura svizzera con un numero crescente di aziende agricole gestite da imprenditrici, 110 attività in più rispetto all’anno precedente. Questa tendenza è supportata da iniziative governative e private che promuovono la formazione, l’accesso a finanziamenti e il networking per le donne nel settore agricolo. È inoltre interessante notare che nell’agricoltura svizzera tre quarti della manodopera sono membri della famiglia.
L’agricoltura in Svizzera: le attuali sfide in campo
Nonostante i successi, l’agricoltura svizzera affronta diverse sfide. I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia significativa, con eventi meteorologici estremi che diventano sempre più frequenti e imprevedibili come abbiamo visto recentemente nelle Valli del Ticino, del Vallese e dei Grigioni. Questo impatto è particolarmente sentito nelle regioni alpine, dove la fusione dei ghiacciai e l’alterazione dei cicli delle precipitazioni possono compromettere le risorse idriche e la produttività agricola.
Penuria di patate
Il Quotidiano 27.06.2024, 19:00
Un’altra sfida è la pressione economica. I costi di produzione in Svizzera sono elevati rispetto all’estero, e molti agricoltori faticano a mantenere la redditività. La competizione con i prodotti importati, spesso più economici, aggiunge ulteriore pressione. Tuttavia, il sostegno del governo attraverso sussidi e incentivi finanziari è cruciale per la sopravvivenza delle piccole aziende agricole.
Fotografia di Claudio Schwarz, Unsplash
La conservazione della biodiversità è un’altra sfida critica, poiché la modernizzazione agricola e l’uso intensivo delle risorse possono ridurre la varietà di specie vegetali e animali, minacciando l’equilibrio ecologico. Sebbene il livello complessivo di pesticidi utilizzati sia rimasto stabile nel corso degli anni, i prodotti impiegati sono diventati sempre più potenti ed efficaci, fino a 1000 volte in più rispetto all’anno 2000 a parità di dose. La crescente efficacia di questi prodotti solleva preoccupazioni circa la loro possibile accumulazione nel suolo e nelle risorse idriche, nonché gli effetti a lungo termine sulla biodiversità.
Come viene sovvenzionata l’agricoltura elvetica?
Le sovvenzioni all’agricoltura in Svizzera sono essenziali per sostenere la redditività, la sostenibilità e la sicurezza alimentare. Attraverso pagamenti diretti, che costituiscono una parte significativa del reddito agricolo, il governo supporta gli agricoltori che rispettano criteri ecologici, dedicando almeno il 7% delle superfici agricole alla biodiversità. Annualmente, circa 4 miliardi di franchi sono destinati al settore, di cui 2,8 miliardi in pagamenti diretti e il 14,2% per la biodiversità. Inoltre, esistono finanziamenti per modernizzare le aziende agricole e migliorare le infrastrutture, mantenendo la competitività in un mercato globale. Investimenti in ricerca e sviluppo aiutano a trovare soluzioni innovative per le sfide climatiche ed economiche.
Boom di finanziamenti per ridurre i pesticidi
Modem 15.05.2024, 08:30